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IN UNA BASILICA STRACOLMA DI FEDELISAN GENNARO NON SI E’ FATTO ATTENDERE, ALLE 09.26 IL MIRACOLO SI E’ RIPETUTO.

Sergio Angrisano

Napoli, 19 settembre 2022

Per alcuni , il “miracolo “ del sangue di San gennaro è una mera credenza popolare, per altri qualche artifizio chimico, ma la storia ci insegna che c’è poco da scherzare con il Patrono di Napoli. Infatti, le volte che il sangue di San Gennaro non si scioglie sono accadute cose catastrofiche. Già, perché spesso nella centenaria storia di questo rito che tra sacralità e folklore si ripete tre volte l’anno (19 settembre, 16 dicembre, prima domenica di maggio) quando il sangue di San Gennaro non si è liquefatto sono accadute vere e proprie sciagure. Ne vogliamo elencare solo alcune tra le più significative; andando indietro nel tempo, partiamo dal settembre del 1939: niente liquefazione e la Germania invade la Polonia. L’anno successivo la storia si ripete: settembre 1940 niente liquefazione, un po’ in ritardo, forse per un eccesso di prudenza del santo, perché l’Italia era entrata in guerra da circa tre mesi. Terzo caso: settembre 1943, niente liquefazione. Giorno più giorno meno. L’armistizio dell’8 settembre era avvenuto una settimana prima, come dire: se la data in cui si entra nella Cappella del Tesoro nel Duomo di Napoli per sollevare la teca e verificare è a metà settembre mica si sono possono fare miracoli. Un filo in ritardo – le ragioni formali sono le stesse – quando scoppia la terribile epidemia di colera a Napoli nel 1973. Le cozze assassine sono di agosto. Il sangue che non si scioglie arriva quasi due mesi dopo, ma il monito è chiaro. Nel 1980 c’è puntualità. Niente liquefazione il 19 settembre ed ecco che il 23 novembre accade il terremoto in Irpinia. Come segnalano diversi siti web di storia locale non è che il sangue di San Gennaro non si sia liquefatto mai più, anzi. Ogni tanto lo scherzetto da brivido accade. Nel 1979 tra le mani di Giovanni Paolo II, ancora neofita del soglio di Pietro, non c’è verso di farlo sciogliere. Ratzinger nel maggio del 2007 rimane nella cappella per ore, ma, come ricorda lo storico cardinal Sepe, il sangue non ne volle sapere di liquefarsi. Addirittura secondo Famiglia Cristiana il sangue di san Gennaro di fronte ai pontefici si è sciolto una sola volta: nel 1848 tra le mani di Pio IX in fuga da Roma che con l’aiuto dei francesi arrivò a Napoli e chiese espressamente di poter sfiorare la sacra teca.

Ci sono state anche altre volte che il “miracolo” non si è manifestato, fortunatamente con risvolti meno drammatici. Oggi si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. «Il segno del sangue ancora una volta», sono state le parole con cui l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha annunciato ai fedeli riuniti nel Duomo l’avvenuta liquefazione del sangue del Santo Patrono. L’annuncio è stato dato alle ore 9.27. Le parole dell’arcivescovo sono state accolte con un lungo applauso. Il ripetersi del miracolo è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per Napoli e la Campania. Il miracolo avviene tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre. In cattedrale tra gli altri erano presenti per assistere alla messa il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’arcivescovo emerito di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, quello della Cultura, Dario Franceschini, e il coordinatore nazionale di Italia Viva, Ettore Rosato. Una bella passerella se si pensa che domenica si vota.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore