Cultura

PROCIDA – IL FASCINO DELLA NORMALITA’

Procida , 03 febbraio

dalla Corrispondente

Esmeralda Mameli

L’anno appena trascorso, ha visto la piccola isola del Golfo partenopeo proclamata “Capitale della Cultura.” I luoghi più suggestivi di Procida hanno fatto da scenario ad un ricco ventaglio di eventi culturali che hanno coinvolto uomini talentuosi provenienti da tutto il mondo, consentendo all’universale linguaggio delle arti di dar vita a performance nelle quali molto attiva è stata la partecipazione della collettività autoctona e dei numerosi visitatori accorsi sull’isola.

Lo scalo su Procida è ormai tra le tappe itineranti, è nella wishlist di chi decide di visitare il capoluogo campano e la costiera amalfitana. Dopo gli ultimi anni di fermo del settore turistico a seguito della pandemia, la proclamazione di Procida a Capitale della Cultura 2022, ha consentito un rilancio di questi luoghi che l’abbraccio del mare rende incantevoli ed unici. Su circa 4 kmq di territorio, sono confluiti uomini e donne di tutte le nazionalità, che hanno avuto il privilegio di osservare le bellezze naturali di questo “scoglio”, così affettuosamente definito dai suoi abitanti. I visitatori, giunti all’accogliente porto di Marina Grande, caratterizzato dall’imponente Palazzo merlato e dalle case colorate arroccate l’una sull’altra così come nella tipica architettura greca, si sono inoltrati tra i vicoli e le strette stradine inebriate dal profumo dei gelsomini, delle campanule e del mosto per diramarsi verso la Corricella, Terra Murata, le spiagge, le insenature, i limoneti. Albergatori, ristoratori, stabilimenti balneari, commercianti, hanno beneficiato di questo flusso turistico. 

Secondo ANSA ViaggiArt Campania, “a Procida sono sbarcati circa 600mila turisti incuriositi dalla cultura e dai paesaggi dell’isola.” Nella storia di Procida non si era mai registrato un numero così cospicuo di presenze. L’eco di questo evento è stato di proporzioni enormi, superando ogni previsione. Cortometraggi, documentari, scatti di Procida, considerata per decenni la Cenerentola delle isole flegree, hanno fatto il giro del mondo donandole visibilità.

Procida “inventa, ispira, include, innova, impara,” si legge sul Programma ufficiale di Procida 2022, caratteristiche emblematiche che in una proiezione ad ampio raggio e grazie ad un costante impegno da parte degli organi competenti, possono riportare l’isola allo splendore economico e culturale che ha conosciuto nel corso dei secoli passati. Pertanto, tutto ciò che ha con passione coinvolto nel corso del 2022 “l’Isola di Arturo” può essere considerato solo l’inizio della sua rinascita.

L’unicità dell’evento ci impone di considerare gli effetti derivanti dallo straordinario successo di visitatori, i numeri fatti  registrati delle presenze turistiche nazionale ed estere sono oltremodo incoraggianti, per la prima volta l’sola notoriamente gelosa dei propri equilibri si è completamente aperta al mondo, incantato dai meravigliosi scenari che l’Isola regala.

Anche se c’è ancora molto da fare per renderla fruibile alle masse, di  certo è necessario evidenziare e migliorare le criticità riscontrate nel corso di questo esordio. Al riguardo, non si può eludere alle difficoltà dei collegamenti marittimi. Nonostante l’incremento delle corse, a causa dell’eccessivo afflusso di persone, spesso la capienza degli aliscafi e dei traghetti non è risultato sufficiente ad assicurare ai residenti l’accesso alla terraferma o viceversa il rientro sull’isola.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore