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Napoli 26 maggio Piazza del Plebiscito ore11,00

Napoli,08 maggio 2023

Napoli 26 maggio Piazza del Plebiscito ore11,00

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV), recentemente approvato, è la prova lampante che il Potere è ben lontano dal mollare la presa sui cittadini, allo scopo di attuare su di essi uno stretto controllo di tipo autoritario. La struttura repressiva è tutt’altro che smantellata: pure essendo cessata, tecnicamente, la cosiddetta emergenza pandemica, sono ancora frequenti abusi come l’obbligo (imposto da certune ASL a visitatori e anche a degenti) di presentare, per accedere a reparti ospedalieri o ambulatori, il Certificato Verde base (cosiddetto green pass da tampone negativo).

Inoltre, ciò che è ancora più grave, il PNPV mette sotto osservazione, in vista, con tutta evidenza, di una futura obbligatorietà, intere categorie lavorative, segnatamente gli insegnanti e il personale medico. È chiaro che la strategia di massificazione delle vaccinazioni, in vista dell’introduzione di un obbligo generalizzato, prosegue senza sosta e senza pietà. E questo, nonostante i dati rivelino un forte abbassamento della fiducia in questi preparati da parte della popolazione mondiale.

Davanti a una sanità sempre meno finanziata, davanti alla devastazione del tessuto di medicina di prossimità, è intollerabile l’ipocrisia di una classe politica che traveste di “prevenzione” lo smantellamento della sanità pubblica!
Si tratta di una minaccia che non si può passare sotto silenzio e a cui bisogna reagire con energia e determinazione.

Nel proclamare lo stato di agitazione, chiediamo pertanto:

La revisione del PNPV con l’abolizione di ogni obbligo, nonché la fine di ogni residuale imposizione del Certficato Verde;
la reintegrazione di tutto il personale radiato dal servizio per aver rifiutato l’imposizione vaccinale;
il rilancio della medicina di prossimità anche con l’istituzione di ambulatori territoriali generali e specifici per la cura dei danni da vaccino.
Napoli 26 maggio Piazza del Plebiscito ore11,00

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore