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VENERE DEGLI STRACCI : NON E’ STATO UN NAPOLETANO

Napoli, 12 luglio 2023

Sergio Angrisano

E’ proprio vero, i peggiori nemici di Napoli sono proprio “certi” napoletani, alla notizi dell’incendio della statua della “Venere degli stracci” posta in piazza del Municipio l rete è letteralmente impazzita, senza aspettare verifiche o accertamenti i social si sono trasformati in un campo di battaglia, molte le frasi offensive verso i Napoletani (quelli buoni vanno riportati in maiuscolo), frasi ingiuriose è dir poco, dall’indegni agli animali che non amano l’arte e la cultura, insomma via con un pistolotti ed una sequela di offese all’indirizzo dell’inventato Napoletano indegno.

LA verità era invece molto diversa e tanto lontana, a dare fuoco alla “venere” è stato un clochard, dopo una serie di indagini l’uomo è stato raggiunto presso la mensa della Basilica del Carmine, un senza fissa dimora di 32 anni, che dalle immagini delle telecamere sarebbe l’autore dell’atto vandalico compiuto alla Venere degli stracci, dopo il riconoscimento sono scattate le manette ai polsi dell’uomo. Mi aspetto le scuse di quanti hanno fin da subito cominciato a farci sapere la loro “illuminante analisi” accompagnata dall’immancabile frase “mi vergogno di essere napoletano” , che se la batte, per carenza di materia grigia, con i facimmoschifisti boys and girls, che avevano già assegnato un’altra “medaglia” ai napoletani.

La vera vergogna in tutta questa triste vicenda rimangono i commenti e i pistolotti dei sedicenti cultori dell’arte gente che probabilmente nella loro triste vita non hanno mai messo piede in un museo, si sono lanciati in pindariche lezioni di storia dell’arte, Gente che con i loro sproloqui hanno mandato in fumo la dignità dei giusti.

ù

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore