IL VERO VOLTO PARTENOPEO UN GENIO MADE IN SUD

17Un genio made in sudDa secoli, i più grandi tra poeti ed artisti della storia hanno narrato e cantato della nostra città “Partenopea”famosa nel mondo per la pizza, la caffettiera napoletana, il gioco delle tre carte, il Vesuvio, la sfogliatella, il mandolino, la mozzarella di bufala, il telefono senza fili e il telecomando, ma oggi è additata come la città della “monnezza e della camorra”, perché alcuni hanno voluto lucrare attraverso scritti che parlano di una Napoli che non ci appartiene.

Ogni città del mondo nella quotidianità vive dei disagi dovuti alla disoccupazione, alla criminalità, ma è opera di una buona amministrazione provvedere ad essi.

Mi piace parlare di persone come Gionata Barbieri, un giovane talento pieno di buoni propositi, che da la giusta luce a questa terra meravigliosa.

Da una mia intervista all’inventore di Ok-Drive, un micronavigatore super accessoriato.

Funzioni di OK-DRIVE:

– BMICRON: navigatore con funzione default, per destinazione preimpostata scelta dall’acquirente, e con funzione full per qualsiasi destinazione europea.

– CARWHERE?: scopre dove hai parcheggiato, permette di localizzare il proprio veicolo in un parcheggio, in una ZTL, come in un’area in cui è complicato orientarsi.

– NOTIZIARIO TRAFFICO: notiziario video-informativo del traffico, senza attendere il prossimo passaggio radio.

– AUTOMETEO: è in grado di fornire le condizioni meteorologiche real-time lungo un percorso di viaggio, può essere sfruttato per sapere come evitare condizioni atmosferiche proibitive, affrontando itinerari alternativi, oppure ad esempio prevedere l’uso di catene da neve etc.

– AUTOGRILL NEL MONDO: per individuare i punti di ristoro utili durante un viaggio.

– ESTENSIONE APP AUTOVELOX (solo per serie BASIC+): permetterà di installare la versione non premium dell’app Autovelox italiani.

– DISTRIBUTORI GPL (solo per serie GPL): mostra le mappe con le locazioni dei distributori GPL in Europa.

– DISTRIBUTORI METANO (solo per serie METANO): mostra le mappe con le locazioni dei distributori Metano in Europa.

Scegli la serie di OK-DRIVE che preferisci in base alle funzioni che desideri:

– BASIC- BASIC+- GPL- METANO

Gionata Barbieri, classe 1982, nato a Napoli. Consegue sia la Laurea triennale sia quella magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’università Federico II di Napoli ed è abilitato all’esercizio della professione nel settore dell’Ingegneria dell’Informazione. Consegue un master post-lauream in sistemi SOA e Middleware presso il Centro di Ricerca Biogem di Ariano Irpino (AV) in collaborazione con l’Università del Sannio di Benevento, inoltre ha varie qualifiche di esperto in ambito di materia brevettuale. Ha lavorato in Spagna presso l’azienda di Lotteria dello Stato nella sezione Governance Tecnologia, a Roma in Meware, un’azienda di vertice del settore SOA-Middleware per progetti nazionali e internzionali, e infine, ruolo che occupa tuttora, a Caserta in Megaris, azienda di progettazione e costruzione di sistemi elettronici ed elettromeccanici, nell’ambito della ricerca e dello sviluppo. Nel 2014 fonda Barbieri Consulting. Gionata Barbieri è anche uno studioso di numismatica e storia di fama internazionale, e come esperto in tali campi ha dato alla luce circa quaranta pubblicazioni, tra libri, saggi e articoli. È insignito delle seguenti onoreficenze: Cavaliere di Merito dell’Ordine Costantiniano e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dell’Aquila di Georgia.

1) Il tuo sogno da bambino era diventare un Ingegnere?

Il mio sogno da bambino direi che non si concretizzava in una ben chiara figura professionale, il mio desiderio era quello di ricoprire un ruolo prestigioso, socialmente riconosciuto per la sua utilità e fortemente rispettato per il proprio impegno. Forse in fin dei conti desideravo essere un imprenditore, una sorta di uomo d’affari. Ero comunque un assetato di conoscenza e fin da piccolissimo ho amato leggere libri impegnati. I tre regali che in assoluto mi hanno dato più gioia da bambino li ricordo ancora e sono tre libri: un atlante geografico, un volume sulle monete antiche italiane ed un libro sulle radio. Di certo durante l’epoca liceale mi sono riconosciuto nella figura di un futuro ingegnere sulla scorta delle precedenti intenzioni. Oggi però tendo a dare una visione più mitteleuropea o americana dei titoli accademici, ingegneri compresi. Nel senso che un titolo non deve necessariamente corrispondere a quel che si svolge professionalmente. Sono dell’idea che bisogna sempre essere pronti al cambiamento ed evolvere, secondo le opportunità che la vita ci presenta, secondo i propri gusti o in base alle opportunità del mercato del lavoro. Le capacità di analisi di un ingegnere sono comunque estremamente utili nella vita, lo posso assicurare. Un banale esempio: se un ingegnere non ha lavoro è in grado in qualche modo di crearselo, ed oggi in ottica crisi rappresenta un privilegio.

2) Cosa vuoi dire ai giovani disoccupati?

Ne conosco tanti, purtroppo, e a loro dico: mai mollare! In realtà non tutti sanno che oggi, addirittura anche gli stessi top manager o alte personalità del mondo delle multinazionali, vivono il loro ruolo sociale e professionale con grosse incertezze e forti incognite riguardo il loro destino. La forza produttiva asiatica, soprattutto di basso valore aggiunto, ed in parte quella dell’Est Europa, ha arrecato danni difficilmente compensabili nel medio periodo. Per cui, tra quelli che lavorano, molti sono da considerarsi a rischio, mentre chi soffre la disoccupazione ha già pagato le conseguenze della delocalizzazione. Gli Italiani, in particolare, dovrebbero però essere consci che il nostro stesso Belpaese qualche decennio fa, almeno come ruolo nel mercato globale, era quello che oggi la Cina è per il resto del mondo. Tutto ciò è cambiato, allora come naturale conseguenza di questo fenomeno involutivo è necessario che la gente si impegni di più, faccia di più, soprattutto in termini di inventiva e di ideazione di nuove possibilità di lavoro o impresa. In particolare sono i giovani che da primi interessati da questo fenomeno, devono darsi da fare e provare nuove avventure professionali, iniziative proprie o riconversioni professionali. Questo dare di più però, voglio ben specificare, che non è da intendersi in un allineamento delle condizioni di lavoro italiane a quelle cinesi, anche perché la battaglia in tal senso è già persa da tempo; la mia considerazione è da intendersi estesa sia nella libera iniziativa che nel lavoro dipendente, in quest’ultimo caso, per esempio, provando a proporre nuove idee e fornendo nuovi stimoli a chi fornisce lavoro. È utile, inoltre, essere predisposti anche ad eventuale mobilità e, se si ha la possibilità, magari provare a specializzarsi in qualche attività di cui c’è tanta richiesta da parte del mercato. Ad esempio le prestigiose maestranze o l’artigianato. Lo Stato deve comunque fare la propria parte, in termini fiscali ed in termini di investimenti, o comunque di controllore delle “regole del gioco”, ma sembra che si stia già iniziando a imboccare questa strada. Comunque non mollare mai e mai rinunciare ai propri sogni!

3) Tu e la nostra terra martorizzata, cosa vorresti che cambiasse qui al sud e come vedi il futuro ?

C’è tanto da cambiare e molto da cui partire. Ritengo giusto essere critici verso alcune posizioni assunte nei confronti del Sud da parte di determinate istituzioni nazionali, e si potrebbero elencare migliaia di esempi, ma talune problematiche sono anzitutto causa di negligenze o connivenze locali, anche dei cittadini che talvolta abusano di un compassionevole vittimismo. Cercare scusanti o giustificazioni solamente altrove oppure individuarle solo nelle organizzazioni malavitose è riduttivo. I cambiamenti non avvengono in automatico, gratuitamente e senza sforzi, oppure non è pensabile che altri lo facciano per noi che viviamo queste terre. Dopo una gloriosa storia la Campania e tutto il Sud vive un presente di generale sofferenza, ma per il futuro dobbiamo pensare positivo e soprattutto abbiamo il dovere di affrontare con determinazione varie problematiche che inficiano la crescita di quest’area. Organizzazione, lavoro intenso, potenziamento del ruolo della cultura, ancor di più di quella che già impregna il tessuto sociale campano, tecnologia, ricerca e innovazione, meritocrazia, ma anche una buona dose di ottimismo potrebbero essere delle armi vincenti. Ciascun cittadino deve svolgere il proprio compito o la propria parte nel pretendere di essere ascoltato da chi di dovere per far presente le proprie istanze oppure i propri disagi, ma d’altro canto è obbligato ad assumersi le proprie responsabilità civiche ogni giorno. L’aspetto che più mi addolora è l’emorragia continua di capitale umano, maggiormente quello in grado di generare più valore aggiunto o che dispone di competenze e mezzi culturali più avanzati. I laureati campani e meridionali stanno costruendo la potenza e la ricchezza altrui e ne perdiamo tanti ogni giorno. La mobilità non è un male, ma dovrebbe essere esclusivamente legata a delle scelte personali. Purtroppo oggi per molti è l’unica possibilità di sopravvivenza. C’è da dire però che scappare dai problemi è anche la via più facile. Magari l’impegno profuso altrove, canalizzato in qualche attività condotta sul proprio territorio, potrebbe determinare altrettanti successi, e i giovani dovrebbero iniziare a prendere in considerazione questa possibilità. Forse già sta accadendo e questo è un bene. Al di là di tutto sono fortemente, anzi direi visceralmente, legato al mio territorio e lo dimostra il fatto che dopo varie parentesi lavorative presso altri lidi sono ritornato nella amata Patria. Mi auguro di rimanerci per sempre e altrettanto mi piacerebbe pensare per tanti altri concittadini o corregionali che vivono e lavorano in ogni dove. Le strade semplici non sono sempre quelle migliori, e magari fare uno sforzo in più per la propria terra e per se stessi, provare a dare una opportunità, per quanto possibile, alla terra natia potrebbe anche riservare gradite e inattese sorprese.

4) Com’è nata la tua invenzione?

OK-DRIVE nasce da esigenze personali in giornate di forte stress. I continui spostamenti che dovevo svolgere per lavoro, la necessità di un riscontro rapido sulle direzioni stradali da imboccare mentre ero alla guida in giornate frenetiche e senza sosta, le condizioni climatiche che improvvisamente e contro ogni previsione cambiavano rischiando di lasciarmi in panne, la possibilità di poter parcheggiare l’autovettura con disinvoltura ovunque e poi ritrovarla altrettanto facilmente, svincolarmi dalla preoccupazione di avere uno strumento tecnologico da alimentare, mi hanno allontanato dall’uso di un classico navigatore. Ho deciso allora di creare qualcosa che mi aiutasse, ed ecco che ho iniziato a lavorare al prototipo di OK-DRIVE. Oggi, dopo aver creato questo sistema, posso garantire che la mia vita in automobile è molto più semplice e confortevole. A questo punto, vale la pena dire “Buon viaggio e buona tecnologia!”

5) Dove vuoi arrivare?

Sicuramente rispondo a grandi traguardi, ma mi è difficile quantificare questa espressione. La propria vita va vissuta costruttivamente e con lungimiranza, lavorare sodo per raggiungere uno o più obiettivi, ma nemmeno bisogna fossilizzarsi incondizionatamente sulle cose. Tutto evolve con dinamicità, quindi bisogna sempre avere anche piani alternativi, sia nel bene che nel male. L’aspetto più importante, dal mio punto di vista, è però di non porre mai limiti alle proprie aspirazioni. Limitarsi in partenza falserà tutto e non permetterà di superare l’ostacolo che poi si incontra sempre sul proprio cammino. Solo il tempo ci darà o meno ragione.

Di Persone come lui ce ne vorrebbero tantissime, con le stesse idee e con la stessa determinazione.

Mi auguro che tu possa essere da esempio per tanti e che Dio ti doni le ali per volare in alto e vedere nel tuo futuro un nuovo orizzonte.

A cura di Anna Falco

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