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L’opinione di Giuseppe Caputo

CarditoIl 14 marzo 2015, il periodico Mosaico mi intervistava definendomi nell’incipit dell’articolo: “giornalista storico delle realtà locali”: Continuava scrivendo che avrei potuto rappresentare , tramontata l’ipotesi Mormile “un candidato a sindaco capace di restituire fiato e credibilità al fronte <<antidecennio>> e rappresentare il primo mattone alfine di creare anche nel centro città una nuova classe dirigente seria e competente capace di organizzare un fronte alla colonizzazione che arriva dalla frazione”. Troppa grazia Sant’ Antonio. Non me la cantavo e suonavo da solo. Me la cantava Mosaico. Invero, tal giornalista Lino Esposito pur non avendomi mai visto, evidentemente mi conosceva di fama. Finita l’epoca della passione per la cronaca locale, spendo il mio tempo tra la professione forense e la mia famiglia, ma molti miei amici e molti miei ex lettori mi chiedono spesso di rimettere in sesto il “Corriere delle Città”, giornale che ha saputo rappresentare per alcuni anni, l’unica vera opposizione al “decennio” di Peppe Barra. Ho preso posizione nell’imminenza della campagna elettorale, dichiarando che Cirillo rappresentasse l’unico soggetto politico credibile agli occhi dell’elettorato. In effetti, gli errori di strategia dei suoi avversari, hanno fatto in modo da non smentirmi. Ho dato indicazione di voto per un candidato al Consiglio credibile, capace e serio, a me molto caro, al di là dell’appartenenza partitica. Però non ho perso il diritto di parola, né ho timore che chiunque potesse solo pensare di arginarlo. Anzi, alla luce dei fatti, credo che a Pisano serva una mano poiché è troppo sbilanciato il rapporto dialettico e democratico tra una maggioranza numericamente molto forte e la minoranza. Per questo, proprio per essere chiari, credo che il Consiglio Comunale debba essere trasmesso in streaming. Mi è dispiaciuto vedere che addirittura si chiamassero i vigili urbani ed i carabinieri per spegnere le telecamere, soprattutto se risulta vero che gli attivisti 5 stelle abbiano fatto più volte istanza senza trovare riscontro. Non credo che il Presidente Nunzio Raucci abbia voluto adoperare un autoritarismo dittatoriale. Non è la sua indole. Magari sarà stato preso alla sprovvista, magari avrebbe potuto investire il Consiglio Comunale con una votazione (irrituale), ma comunque sarebbe stato interessante capire chi si oppone alla trasmissione delle sedute del Consiglio Comunale. Ed ancora più interessante sarebbe stato conoscerne i motivi. Paragonarlo a Hitler mi sembra un po’ esagerato (per entrambi). Ma i 5stelle adoperano le iperbole per dare il senso del messaggio. E’ una buona tecnica comunicativa. Chiaramente il mio apprezzamento (per quel poco che conta) va ai consiglieri di maggioranza ed opposizione che hanno detto sin da subito di non essere contrari. Quanto alla vicenda delle assunzioni dei due staffisti del sindaco, siano essi portaborse, portavoce o altro, ribadisco, quanto per molti anni, ho scritto sul Corriere delle Città, non serve tutta questa gente alle dipendenze del sindaco di Cardito. Sono d’accordo con i consiglieri Amirante e Mazza. Il primo ha dichiarato: “Confermo di voler indirizzare le maggiori risorse economiche possibili a favore del potenziamento dei servizi da fornire ai cittadini.– Ritengo inutile e dannoso sprecare c.a. 100.000 euro (cifra che per il sottoscritto, come per la maggior parte dei cittadini di buon senso, non corrisponde certo al costo di un caffè…) per dotare il comune di staffisti/portavoce/esperti in comunicazione, da scegliere in modo fiduciario.– L’impegno di una tale cifra, potrebbe giustificarsi solo per l’investimento in risorse umane esperte nel procacciare, a favore del comune, finanziamenti regionali/statali/europei (sicuramente da scegliere tramite procedure trasparenti).– Sono convinto che tanti giovani carditesi, (con capacità e curriculum almeno pari ai soliti e conosciuti “portavoce”e “professionisti della comunicazione”) siano disponibili ad “aiutare” il Sindaco, a titolo di stage/volontariato/rimborso spesa (l’eventuale rimborso spesa/assicurazione per questi giovani potrebbe essere finanziato, anche in parte, da una riduzione dei costi della politica)”.

Come Amirante, credo che gli staffisti non servano in questo momento storico in cui il paese è letteralmente in ginocchio ed ancor più se, considerata la pianta organica sottodimensionata, sarebbero assunti al posto di istruttori amministrativi, funzionari, finanche vigili urbani vista la situazione carente dei controlli sul territorio. Non è una questione di professionalità è una questione di buon senso, direi anche di educazione. Soprattutto se i nomi degli staffisti, nonostante l’obbligatorietà del bando pubblico appaiono già sulla bocca di tutti. E’ poi evidente che in maggioranza si sia aperta una riflessione dura. Pare che uno dovrebbe essere il noto giornalista Giovanni De Cicco, staffista del mio fraterno amico e generoso sindaco di Caivano, l’altro dovrebbe uscire dal cilindro del gruppo di Peppe Barra. Ma il punto, a mio modesto parere, non è sui nomi. E’ sui ruoli. Anche se, non può negare che nel gruppo di Peppe Barra, legittimamente, la consigliera Andreina Raucci sarebbe contraria. L’ha finanche portato in Tribunale per una presunta diffamazione. Con molta eleganza, considerata la questione penale, non è intervenuta. E pure altri consiglieri hanno una qualche riserva. Ma la questione, rilevo ancora, non è sulle persone di cui non si sarebbe mai dovuto parlare prima del bando. Il problema è sui ruoli. Ricordo che il sindaco Peppe Barra, all’inizio del suo mandato, e prima della degenerazione e di quella che definii “Cemento e stipendi”, dotò il suo staff di figure professionali definite: architetti ed avvocati e la pianta organica non era carente come oggi. Ma volle dare un impulso. Dopo il decennio, sono andati via alcuni funzionari, uno è andato in pensione, manca il Comandante dei Vigili Urbani, la pianta organica è carente. Credo si debba scegliere di implementare le risorse dell’Ente con assunzioni più utili. Invece, non me ne vogliano, altri due staffisti sarebbero agli occhi dei cittadini un ennesimo spreco. Credo che il sindaco di Cardito che in fondo non è una metropoli, se proprio dovesse assumere senza concorso, dovrebbe dotarsi di figure professionali più utili alla causa. E’ inutile avere un comunicatore se poi non si può comunicare nulla perché nulla si è fatto. Né bisogna esagerare nella propaganda perché quando un’amministrazione arranca, la propaganda diventa una presa in giro. I cittadini non lo meritano. Per altro, il sindaco ha già uno staffista. Ha scelto un suo amico personale, stretto parente di una candidata di una delle liste a suo supporto. Ora che sia la moglie o la cognata non importa, ciò che conta è che il sindaco abbia già esercitato una volta l’opzione di nominarsi un suo collaboratore, anche con un bando stiracchiato, in cui era più importante aver lavorato al Comune che avere un master in gestione della Pubblica amministrazione. E guarda caso, il requisito inserito era l’unico in grado di far passare il suo amico, nello staff. Una procedura antipatica, uno schiaffo ai tanti giovani preparati, ma il sindaco così ha voluto. Ha scelto un organizzatore, al posto di una figura professionale definita. Lo stesso primo cittadino ha scelto una persona di sua fiducia (sempre senza concorso a tempo indeterminato) per gestire l’ufficio tecnico. Anche questa è una procedura antipatica perché Cirillo proprio in quelle stanze conserva le sue pratiche. E’ un conflitto d’interessi evidente. Per tanti motivi, credo sia utile, da parte della maggioranza, un supplemento di riflessione sulla opportunità di queste paventate assunzioni.

Giuseppe Caputo

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