Napoli

NAPOLI DIVISA IN DUE – CAOS TRAFFICO – LA CHIUSURA DELLA GALLERIA LAZIALE PRODUCE I PRIMI DANNI

Chi da Fuorigrotta – Bagnoli deve raggiungere il centro città è costretto ad utilizzare la Tangenziale, aumenta la concentrazione delle polveri sottili e aumento di esborso per gli automobilisti che nel corso della giornata   utilizzano la tangenziale 4 volte:

Napoli. 21 novembre 2017

Di Gennaro Cinquegrana

Unico dato sicuro è che la Galleria Laziale resterà chiusa per 30 giorni, è questa la previsione per la riapertura della galleria Laziale fatta dall’assessorato alle infrastrutture e al trasporto del Comune di Napoli.

Poco più di un mese fa erano stati effettuati lavori di manutenzione. Interventi e tensione in Comune. Città spaccata in due, allo studio il doppio senso nella «Quattro Giornate»

Alla già grave situazione ad aumentare il caso i lavori di rifacimento del manto di asfalto di via delle Legioni, la strada che obbliga gli automobilisti all’inversione di marcia appunto per il cantiere realizzato per i lavori al tunnel. Il piano antitraffico messo in atto dal comune è risultato fallimentare, code di auto con attesa che vanno dai 45’ Ai 60 minuti. Una città spaccata in due, caos viabilità visto, ma anche l’aria nel circondario è resa irrespirabile dall’eccesso di gas di scarico prodotto dalle auto in coda. “ siamo costretti a rimanere chiusi in casa con le imposte e le tapparelle sempre chiuse, dice un’abitante del luogo, alla quale si accodano altri cittadini che da domenica , con la chiusura del tunnel, si sono ritrovati letteralmente spiazzati, per la totale assenza di indicazioni stradali chiare per automobilisti e pendolari. Cittaini rimasti per ore imbottigliati nel traffico. Il caos, diventa esponenziale con l’apertura delle scuole, e alle prime ore del mattino a Fuorigrotta, con la congestione quasi immediata del percorso alternativo (via Caio Duilio, via Consalvo, via Caravaggio e via Manzoni). Tra le scelte più discusse, quella di far arrivare centinaia di automobilisti ignari da Piazzale Vincenzo Tecchio sino all’ingresso della galleria, salvo poi dirottare tutti nell’imbuto venutosi a creare in via delle Legioni, aperta solo a metà a causa di lavori di rifacimento del manto stradale.

Non si può dire che per i cittadini che utilizzano i mezzi pubblici sia andata meglio. Molte le linee degli autobus   costrette a limitare i percorsi tra Fuorigrotta e Mergellina. Molti gli interrogativi su come sia  stato possibile giungere ad una situazione del genere, va ricordato che  la galleria Laziale è stata interessata da molti interventi di manutenzione fin dai primi giorni di ottobre. A conferma di ciò c’è una ordinanza dirigenziale, la n° 585 del 3 ottobre u.s. che parla espressamente di un dispositivo di traffico temporaneo, dalle 23.30 alle 5.00, nelle notti comprese tra il 4 e l’11 ottobre. Ordinanza arrivata a seguito della comunicazione del servizio Progettazione, realizzazione e manutenzione strade e grandi assi viari e sotto-servizi che rilevava un «pericolo di distacco di materiale della copertura della galleria». A questa disposizione ne sono seguite almeno altre due di proroga: l’ordinanza numero 622 del 13 ottobre e la 665 del 3 novembre. Ma, a quanto pare, gli sforzi messi in campo non sono serviti ad evitarne la chiusura. Dal canto suo l’assessorato del Comune di Napoli,  fa sapere che nei giorni scorsi, prima della caduta dei calcinacci, si stava già operando una verifica volta a rilevare eventuali criticità.  Abbiamo avuto modo di sentire alcuni operai impegnati sul cantiere, i quali fanno timidamente trapelare che entro pochi giorni sarà consegnato, anche se parzialmente, metà cantiere, assicurando che il Tunnel potrebbe essere percorso in una unica corsia a doppio senso. Abbastanza “ottimistica” sembrerebbe l’affermazione, per poter procedere all’apertura benché parziale, bisognerà prima  capire le condizioni in cui versa il fondo strada sul lato destro della carreggiata, il sistema di fissaggio dei new jersey, utilizzati per delimitare la pista ciclabile. Si renderebbe in questo caso indispensabile installare dei semafori per regolare i flussi di traffico garantendo la necessaria sicurezza per gli automobilisti. Il rischio è che intanto si possano replicare giornate da incubo come quella di ieri. Mentre i cittadini imprecano prigionieri del traffico, a palazzo San Giacomo non sono mancate liti istituzionali: tra Nino Simeone, presidente della Commissione Mobilità, e Mario Calabrese, assessore alla Mobilità entrambi in forza (Dema) tra i due  volate parole forti nel corso del sopralluogo in galleria.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore