Napoli

L’ITALIA CHE NON C’E’ !!

 

VERGOGNOSO COMPORTAMENTO DEGLI STEWARD’S ALLO STADIO SAN PAOLO DI NAPOLI – SEQUESTRANO BANDIERE DUO-SICILIANE E LASCIANO PASSARE UN VERGOGNOSO STRISCIONE RAFFIGURANTE CESARE LOMBROSO !

di Sergio Angrisano

Napoli, 3 gennaio 2018

L’anno nuovo è alle prime battute, ma già si capisce che del vecchio ha ereditato tutto. Ieri allo stadio San Paolo di Napoli, si è disputata la gara per i IV di finale di TIM Cup, una gara ad esclusione diretta, senza appello. Avversaria del Napoli, la bergamasca Atalanta, una provinciale che al San Paolo ha disputato la “partita della vita” battendo di misura gli azzurri, che hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità, complice un corposo turn over voluto da Mr. Sarri. Oggi, ci sarebbe piaciuto poter discutere di calcio, di eventuali “colpe”, errori, insomma, avremmo voluto parlare del Napoli. Purtroppo, ci troviamo invece a dover parlare ancora una volta di discriminazione territoriale. I bergamaschi che si sono presentati allo stadio, al seguito della loro squadra, hanno, oltre agli inaccettabili cori razzisti, mai puniti come accadrebbe in qualsiasi paese civile, sono andati oltre. Hanno esposto uno striscione raffigurante; Marco Ezechia Lombroso, detto Cesare. Qualcuno si chiederà chi sia costui? Ufficialmente un medico antropologo, nella realtà un criminale, al pari dei peggiori scienziati utilizzati dai regimi totalitari che si sono avvicendati nel mondo nel corso dei secoli. Cesare Lombroso, faceva esperimenti su esseri umani, non qualsiasi essere umano, ma sui prigionieri meridionali, catturati dall’esercito piemontese occupante. I suoi esperimenti avevano “un unico scopo” dimostrare l’inferiorità etnica dei popoli del Sud nei confronti dei settentrionali, una evidente, assurda “motivazione scientifica” per giustificare la vile occupazione del regno di Napoli e delle Due Sicilie. A distanza di meno di un secolo, spuntano mostruose analogie, con regimi non meno criminali di quelli sabaudi. La seconda domanda che mi viene di pormi è, perché i bergamaschi hanno esposto il Lombroso? Ovvio, non è casuale, non ha assolutamente nulla a che fare con il calcio, lo hanno fatto semplicemente per affermare una loro presunta superiorità, e di sicuro il riferimento non è calcistico.

Nei campi di concentramento nazisti, venne effettuata sperimentazione umana usando come cavie i deportati. Tali esperimenti sono stati ritenuti crudeli, al pari di quelli operati nello stesso periodo dall’Unità 731 dell’esercito giapponese, e per questo medici e amministratori coinvolti furono condannati per crimini contro l’umanità in alcuni Processi secondari di Norimberga. I fini dichiarati erano in molti casi quello di verificare la resistenza umana in condizioni estreme o di sperimentare dei vaccini, ma in alcuni casi i fini non sono riconducibili ad altro che alla perversione del personale medico. Di seguito alcuni esempi tra gli esperimenti condotti con maggiore frequenza. Ora, mi chiedo (?)Sarebbe pensabile a Berlino un Museo dedicato a Alfred Rosenberg, l’ideologo nazista della superiorità della razza ariana, e colui che inizia veramente all’antisemitismo il futuro dittatore. Immaginando che ciò fosse pensabile, come giudicherebbe la comunità internazionale se in un “immaginario” Museo Rosenberg fossero esposti i resti dei deportati ebrei nei campi di concentramento? I loro scheletri, i loro crani sezionati per dimostrarne una presunta, quanto pretestuosa inferiorità etnico-razziale?  Tutto questo è ovviamente inimmaginabile, in un Europa che da sempre si dichiara antinazista, contraria a chiunque violi i diritti umani, sociali e culturali.

Eppure, quella Europa, paladina dei popoli, della integrità e rispetto dei diritti, non si è accorta che a Torino  c’è una simile mostruosità. Lo chiamano Museo, ed è dedicato a Cesare Lombroso, l’ideologo della superiorità settentrionale nei confronti dei Popoli Meridionali. Ed in quella inspiegabile struttura, mascherata da un requisito discutibile, “Museo Lombroso” sono esposti, i resti dei patrioti meridionali, definiti dagli occupanti piemontesi; briganti, uccisi a decine di migliaia nel corso di quella che fu, impropriamente definita “unità”, in realtà, si trattò di palese annessione previo occupazione militare, ad opera dei piemontesi del Regno delle Due Sicilie. I loro resti, gli scheletri, i crani sezionati per dimostrarne una inesistente inferiorità etnica, sono ancora oggi racchiusi in teche a centinaia, esposti come trofei al pubblico. A quei corpi, quei resti, a distanza di 157 anni, non è stata concessa cristiana sepoltura, andrebbero consegnati ai loro discendenti, alle famiglie, riportati nella loro terra come richiederebbe almeno l’umana pietà. Ma in questa Italia cialtrona, razzista, colpevole della sua Storia li espone quasi come “monito” alle generazioni future. La Regione Piemonte, da sempre amministrata dalla sinistra, tanto da rientrare nella lista delle così dette “regioni rosse” come Emilia Romagna, Toscana e Liguria, nella becera propaganda si dichiarano antinazisti, nella realtà sono alla stregua di: Rosemberg, del dott. Erwin Ding-Schuler, il quale lavorava nel campo di Buchenwald, ma, anche di tanti altri criminali USA (CIA)con il progetto, MK- ULTRA volto a dominare la mente dei cittadini delle isole Marshall, non meno criminali dei sovietici, che con i Laboratori 1 e 12 (Camera dei veleni) facevano sperimentazioni sui prigionieri dei Gulag. Cesare Lombroso, un criminale alla stregua di questi ultimi, non se ne comprende il perché, è li, a Torino, il “Museo” a lui intitolato, è aperto, finanziato anche con contributi pubblici e privati, senza che “mai” nessuno si sia chiesto, interrogato, sulle reali ragioni per cui debba esistere. Non ha alcuna rappresentazione scientifico- culturale, nessun contributo alla “conoscenza” se non la conferma di crimini perpetrati ai danni di popolazioni “occupate, saccheggiate e massacrate. No, non da nessun contributo né alla storia, né alla scienza, Cesare Lombroso con le sue teorie ha giustificato il colonialismo verso il sud che continua, impunemente ancora oggi. Ci sarebbe piaciuto parlare di sport, di calcio, di ruoli e di campagne acquisti, ancora una volta ci troviamo a dover difendere la dignità di un popolo, grazie ad una Italia mai esistita. Chi sono i colpevoli di tutto questo? Sono diverse le responsabilità, ma tutte gravi per ogni livello di appartenenza, la FIFA, LA UEFA, IL CONI, LA FEDERCALCIO, LA SOCIETA’ CALCIO NAPOLI, IL COMUNE DI NAPOLI, ma anche chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico, quindi Prefetto e Questore. Per tasse e campagne elettorali Napoli, e più in generale il Sud “è italia”, quando si tratta di trattare Napoli e il Sud alla pari delle altre regioni questo principio viene metodicamente disatteso. Non siamo piagnoni, non siamo figli di un Dio minore, ma non siamo più disponibili a dover subire queste infamie, che nulla hanno a che fare con lo sfottò calcistico.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore