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Commemorazioni del 28 Aprile. Da Milano a Sant’Angelo in Formis il tributo agli Eroi.

Governi ed amministrazioni locali istituzionalizzano feste, ricorrenze e commemorazioni. Dal 2 novembre, commemorazione di tutti i defunti al giorno della memoria (Shoah) 27 gennaio a quello del ricordo (Foibe) 10 febbraio; Dal 25 aprile (Liberazione) al Primo maggio (Lavoro). Poi però, ci sono giorni che le istituzioni pro tempore vorrebbero addirittura cancellare dal calendario nella vana speranza di poter cancellare la storia, il 28 aprile è uno di quelli. Una giornata oramai divenuta Sacra per molti Italiani che nonostante divieti e chiusure di luoghi simbolo come il campo X del cimitero del Musocco, danno vita a commemorazioni in tutto il Paese.

Da Piazzale Loreto a Milano, dove sono oltre mille le braccia tese a salutare romanamente il ricordo di Sergio Ramelli studente e attivista del Fronte della Gioventù barbaramente assassinato da Autonomia Operaia nel 1975, fino a San’Angelo in Formis, frazione di Capua in provincia di Caserta dove sorge il Sacrario eretto dai reduci della Repubblica Sociale Italiana in memoria dei tredici eroi ventenni che a guerra terminata furono fucilati il 30 aprile del 1944 dalle truppe anglo americane dopo essere stati riconosciuti ed arrestati dai reparti di spionaggio americano.

Un monumento che rende onore a tredici ragazzi, tutti tra i 18 ed i 28 anni, appartenenti al gruppo incursori marinai-paracadutisti della X MAS. Impressionanti restano i fori dei proiettili della fucilazione lungo la parete tufacea sul luogo dell’esecuzione. Una lapide che riporta le generalità dei tredici patrioti è stata posta sul luogo, cosi come una altra riportante una frase dello scrittore francese Robert Brasillach è riposta accanto: “Amore e coraggio non sono soggetti a processo”. Oggi il Sacrario di  Proprietà del Comune di Capua, e affidato al Centro Nazionale Sportivo Fiamma -Comitato Regione Campania che ne cura il mantenimento e ne organizza le visite e gli eventi commemorativi. Anche quest’anno, la mattina di sabato 28 aprile, un corteo di camerati (quasi tutti militanti ed esponenti di Forza Nuova) si è snodato lungo il piccolo viottolo sterrato che conduce al Sacrario dove alla presenza di un centinaio di persone Aldo Guarino, uno delle guide, custode del Sacrario ha tenuto un breve discorso commemorativo dopo la lettura di una toccante lettera di uno dei condannati alla propria madre. (Video)

 

I fori dei proiettili ancora visibili lungo la parete tufaceo luogo dell’esecuzione

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Fortunatamente inoperose le due pattuglie di Digos e Carabinieri presenti poco distanti dal Sacrario. Consuetudine questa del presidio delle forze dell’ordine in quanto nel 2016, nel giorno della commemorazione degli Italiani fucilati, un nutrito gruppo di appartenenti ai centri sociali della zona tentarono, di creare disordini ingaggiando tafferugli.