Politica

Giudici della Cassazione “sotto osservazione”. Morrone aveva visto giusto.

Aveva visto giusto il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone ma, al momento il diktat dal Quirinale è perentorio. Non se ne deve parlare almeno fino a quando il Parlamento non decida di aprire un inchiesta sui magistrati della Corte di Cassazione che hanno emesso la sentenza di sequestro dei conti correnti per 49 milioni di euro alla Lega. E mentre rimane “top segret” il colloquio di oggi fra il Ministro degli Interni Matteo Salvini e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, registriamo le dichiarazioni di Calderoli che esordisce così:

“Come si fa a dire che quei soldi sono spariti? È tutto certificato, pubblicato sul nostro sito. Non c’è un solo euro che non sia stato speso in politica. E’ una grande presa per il c… Noi siamo parte lesa”. A parlare della vicenda dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali alla Lega di cui la Cassazione ha chiesto il sequestro, è il leghista Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio. “Io – dice Calderoli al Corriere della Sera – sono peggio di San Tommaso, quindi ho voluto verificare tutti gli estratti conto della Sparkasse di Bolzano. Vi assicuro che non c’è un euro in entrata o in uscita che non sia certificato e giustificato. Le uscite sono tutte fatturate a soggetti per noi storici. Sondaggi, stampa, manifesti, affissioni…”. Ma, chiede il Corriere, ha controllato perché aveva qualche sospetto? “Mi sono detto, ma non è che qualche cazzone ha fatto qualche cazzata? Ho voluto metterci il naso dentro e ho visto che non c’è niente. Abbiamo anche affidato tutte le verifiche dei bilanci a un istituto di revisione contabile”. Quanto a Salvini che oggi sarà ricevuto da Mattarella, conclude Calderoli, lui “non è preoccupato, se non perché deve pagare dipendenti e bollette. Ma se ci sequestrano i conti correnti? Non saremo mai in grado di restituire 49 milioni e non sarebbe neanche giusto”. 

Se è giusto, come è giusto, che le sentenze vanno sempre rispettate, è pur vero che gli Italiani abbiano il diritto di conoscere la verità senza che un sistema mediatico a “libro paga” possa appoggiare enfatizzando le linee politiche di una Magistratura deviata.