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INTOLLERANZA AL GLUTINE: il divario tra celiachia e falsi miti. Intervista al Dott. Carlo Nunneri

 

Il XXI secolo, tra scoperte scientifiche, ricerche in ambito medico, salutistico ed alimentare, ha segnato l’epoca di una sempre più curiosità nei confronti della importanza del glutine nella nostra dieta.
Ne è scaturito un dibattito che è ben lontano dal chiudersi, e che, tra falsi allarmismi e sempre più prodotti ‘gluten free’ sugli scaffali dei supermercati, ha portato professionisti di ogni dove ad approfondire le proprie conoscenze per fornire le giuste informazioni anche ai meno competenti in materia.

 

 

In una società in cui c’è sempre una maggior consapevolezza ed attenzione su ciò che ingeriamo, la parola “glutine” è entrata nella nostra quotidianità e per alcuni incute persino timore.

 

Dove sta la verità, dunque? Chi può definirsi intollerante, e che differenza passa tra una semplice allergia e la celiachia? Cosa comporta l’assenza di glutine nei soggetti che invece, a livello medico, non riscontrano problemi con esso?

 

Ne parliamo con il Dott. Carlo Nunneri,
biologo nutrizionista.

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  • Cos’è il glutine e come si caratterizza una intolleranza ad esso?

Il glutine è una “proteina collante”. Ha dunque delle caratteristiche fisiologiche e tecnologiche che facilitano la lavorazione delle farine, ed è grazie a queste sue proprietà, riusciamo ad ottenere un impasto viscoso ed elastico dalla miscelazione di farina e acqua.
Questa proteina, tuttavia, crea uno stato di infiammazione in soggetti con una patologia chiamata Celiachia, una patologia che si manifesta con diversi stati patologici, e che provoca un appiattimento dei villi intestinali evitando l’assorbimento dei nutrienti. Il paziente avverte astenia, calo di ferro, diarrea continua. Questi i sintomi maggiori, poi chiaramente si diversificano da paziente a paziente.

  • Come si effettua una corretta diagnosi di celiachia?

La diagnosi si effettua  con  esami di laboratorio di analisi cliniche, con un prelievo venoso.
Il test consiste in un semplice esame per individuare il dosaggio di alcuni anticorpi e altre molecole presenti nel sangue, i quali indicano la sensibilità della persona al glutine: transglutaminasi anti-tissutale (tTGA), anticorpi anti-endomisio (EMA), anticorpi antigliadina (AGA).
Quando i livelli di queste molecole sono elevati, c’è un’alta probabilità che la persona sia affetta da Celiachia.

La biopsia intestinale rimane un esame necessario per la diagnosi di celiachia solo in età adulta.

 

  • La celiachia deriva da una predisposizione genetica?

La celiachia è una malattia multifattoriale, nella quale variazioni di alcuni geni costituiscono i principali fattori genetici di rischio.
Essa nasce dalla interazione tra fattori genetici di predisposizione, i geni DQ2 e DQ8 dell’HLA, e l’ambiente in cui viviamo. Nel corso di questi anni, i ricercatori hanno affrontato il tema studiando diverse cause che potrebbero essere responsabili del manifestarsi della celiachia: dalle infezioni virali, agli inquinanti ambientali, alle modalità di allattamento e di svezzamento.

  • Una dieta priva di glutine, per le persone a cui non è stata rilevata intolleranza, può essere dannosa?

Non può essere definita dannosa ma sicuramente inutile, dato che i pazienti non intolleranti al glutine non hanno nessuno stato di infiammazione.
Alcuni recenti studi, data la moda del mangiare senza glutine, evidenziano come il sistema immunitario e la salute batterica dell’organismo possano risultare compromessi da questo tipo di alimentazione quando non è necessaria. (fase assolutamente sperimentale)

 

  • Quali sono invece i rischi che incorrono i celiaci, se non modificano le proprie abitudini alimentari?

Il rischio principale è la mancata ricostruzione dei villi intestinali che provoca una duplice problematica: una continua infiammazione intestinale, dovuta alle immunoglobuline in circolo (che potrebbe provocare a lungo termine stati neoplastici) ed il mancato assorbimento dei macro e micro nutrienti.

 

 

  • Esistono cure specifiche per la celiachia o si è tenuti a rispettare il regime alimentare per sempre?

Al momento non esistono cure specifiche, si sta provando con delle cure genetiche ma si è ancora allo stato di sperimentazione, quindi l’unica cura è quella di eliminare il glutine dalla propria dieta.

 

  • Esistono prodotti privi di glutine migliori di altri?

 

Si consiglia ai pazienti di prediligere prodotti comprati in Farmacia, o comunque di leggere attentamente le etichette.
Chiaramente ci sono dei marchi che sono da anni sul mercato, e che quindi hanno una certa garanzia e sicurezza  del prodotto

 

 Con una dieta strutturata ‘ad hoc’ si riescono a fornire tutte le sostanze e vitamine di cui il   corpo necessita oppure occorrono integrazioni?

Sostanzialmente un piano alimentare fatto ad hoc per il paziente garantisce l’assunzione di tutti i nutrienti. E’ chiaro che bisogna valutare in base alla persona ed alle sue abitudini (attività sportiva, età, metabolismo basale, ecc.)

 

  • Talvolta si è parlato di celiachia cutanea, di cosa si tratta e come si manifesta?

 

Il suo nome scientifico è ‘Dermatite erpetiforme’, ed è attualmente considerata come la variante cutanea della malattia, ovvero la cosiddetta ‘celiachia della pelle‘.
Si tratta di una affezione cutanea caratterizzata da lesioni di aspetto vescicolare, localizzate più tipicamente ai gomiti, alle ginocchia ed alle natiche. E’ importante sottolineare che la dermatite erpetiforme è una affezione glutine-dipendente il cui trattamento, pertanto, si basa sulla totale eliminazione degli alimenti contenenti glutine dalla dieta. E’ importante sottolineare che nonostante non ci siano sintomi gastrointestinali o sintomatologie comuni alla celiachia, quando si va ad eseguire una biopsia si nota che c’è un abbattimento dei villi intestinali. Quindi bisogna affermare che i sintomi non sono comuni per tutti.

 

  • Quali consigli dà ai suoi pazienti e quali invece a coloro i quali, forse per moda, forse per reale minima intolleranza, decidono di escludere il glutine dalla dieta?

A coloro che non assumono glutine, nonostante non abbiano alcun tipo di intolleranza, dico che è inutile, dato che le voci che affermavano facesse dimagrire sono infondate (parliamo di una vera e propria fake news), perché l’insulina in circolazione è pressappoco la stessa. Quindi rinunciamo ai piaceri della vita inutilmente!