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AMBIENTE E TERRITORIO. Tutte le carte messe in tavola dalla Legge di Bilancio 2019

Entrata in vigore il 1° gennaio 2019, con 167 voti a favore, 78 contrari e 3 astenuti, la Legge 30 dicembre 2018, n.145, del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”., ormai comunemente nominata semplicemente “Legge di bilancio 2019”, è stata sin da subito argomento principe nel nostro Paese, nel bene e/o nel male.

Per quanto ormai molti dei temi trattati siano all’ordine del giorno in qualsivoglia notiziario e giornale, è opportuno tener presente che nella manovra del Governo Conte rientrano anche interventi nell’ambito dell’ambiente e dell’eco-sostenibilità.

Si tratta di misure che il Ministro Sergio Costa, al termine dei lavori, ha definito “Fondamentali, che tracciano un percorso importante e che sostanzieremo con un lavoro ancora più intenso da oggi in poi”.

Ecco dunque i punti più salienti.

  • OPERE DI BONIFICA AMBIENTALE

Tematica che ha fatto molto discutere, soprattutto nella nostra Terra campana.
Essa prevede, principalmente, lo stop al finanziamento di 30 milioni all’anno (fino al 2025), previsto per la regione Campania, fino ad ora utilizzato per l’affitto del termovalorizzatore di Acerra.
Teoricamente, infatti, i fondi continueranno ad arrivare ma, anziché investirli nell’impianto (che rimarrà comunque in funzione), verranno sfruttati per il finanziamento di un programma nazionale di bonifica, nonché per la realizzazione di vari interventi ambientali in Campania.

  • NO ALLA PLASTICA

A pieno titolo tra i punti più dibattuti e discussi.
Il Ministro Costa sta infatti conducendo una vera e propria battaglia nei confronti dell’utilizzo della plastica che è uno degli agenti inquinanti più difficili da bandire.
Un tentativo sarà fatto dunque con l’introduzione di incentivi alle imprese per riciclare (o quantomeno ridurre) i rifiuti, tramite un credito d’imposta del 36% delle spese sostenute per

l’acquisto di prodotti riciclati, nonché per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e

compostabili (per un massimo di un milione di euro annui per gli anni 2020 e 2021).

Inoltre, un fondo di 100 mila euro sarà dato agli Istituti di Ricerca per incentivare lo studio, monitoraggio, ricerca e verifica tecnica, attività che risultano essere di necessaria importanza.
Viene fatto poi riferimento ad una serie di iniziative, su base volontaria dei produttori, per la riduzione dei prodotti in plastica monouso (in via sperimentale fino al 31 dicembre 2023)

  • EFFICIENZA E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

Provenienti dal già esistente fondo Kyoto (creato per l’efficienza energetica nelle scuole ed Università), la manovra prevede finanziamenti anche per gli ospedali, impianti sportivi ed in generale per la riqualificazione energetica degli immobili della Pubblica Amministrazione centrale.

145 milioni sarà invece il budget stabilito per il programma di riqualificazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione, mentre per gli imprenditori agricoli sono previsti impianti di biogas fino a 300Kw, nonché i già attuati incentivi derivati dall’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Il piano, inoltre, prevede un risparmio anche dal punto di vista del settore idrico.

  • MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DEL TERRITORIO

8,1 miliardi di euro fino al 2033 per la realizzazione di opere pubbliche contro il problema del dissesto idrogeologico su tutto il territorio nazionale e per la messa in sicurezza di strade ed edifici pubblici (si pensi che da una recente indagine si è scoperto che sono a rischio idrogeologico ben 91% dei Comuni italiani e dunque 3 milioni di nuclei familiari)

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Un’ultima occhiata riguarda gli ECOBONUS ed il BONUS VERDE.
Il primo, principalmente, riguarda le ristrutturazioni (fermo al 50%), l’efficienza energetica (arriverà al 65%) e l’acquisto di prodotti, elettrodomestici, automobili a basso impatto ambientale (dunque ad elevata classe energetica per le apparecchiature e ad alimentazione ibrida o elettrica per le vetture)
Per il bonus verde si tratta invece di una proroga, che vede detrazioni al 36% per terrazzi, balconi e giardini.