Cardito

A Cardito esplode “Incaricopoli”

Una pioggia di denaro pubblico spesa dal sindaco del PD. Cirillo è pure assessore provinciale. Tra i beneficiati spunta il figlio del consigliere regionale Marrazzo.

Il sindaco Cirillo ed il Pd non possono permettersi di perdere le elezioni a Cardito. Cirillo infatti è pure assessore provinciale ai trasporti. Se perde decade dalla carica.

Per questo, vista la disfatta del Pd locale, il sindaco uscente ha pensato bene di aprire il cordone della borsa pubblica. Centinaia di migliaia di euro distribuiti tra consiglieri comunali, candidati nelle sue liste, con qualche “acquisto” da infilare nel Pd che nel frattempo ha perso Mazza, Dolente, Brancaccio. I tre hanno preso altre strade, anche se Mazza potrebbe rientrare dalla finestra sostenendo Cirillo al secondo turno di ballottaggio.

Fusco Luigi e Boemio (l’assessore che viaggiava sullo scooter senza assicurazione), restano in coalizione, ma hanno aderito al partito di Renzi.

Dunque Cirillo ed il Pd non possono perdere. C’è ancora da portare avanti il PUC e si sa, quando in mezzo c’è il vecchio “piano regolatore” è meglio avere le mani nel cemento, altro che amuchina. E infatti, piuttosto che disegnare il riassetto urbanistico della città, il PUC sembra un disegno dei bambini.

I colori non variano secondo le destinazioni. Ogni colore rappresenta una zona, i maligni dicono pure che qualche zona può rappresentare un candidato al Consiglio comunale. E così le strade si dividono, se un palazzo è situato nel centro storico, quello di fronte, a meno di 10 metri, diventa utile occasione per fare una complesso residenziale.

Siamo alle solite: “Cemento e incarichi”.

Soldi dei contribuenti, schiaffi ai cittadini che la mattina vanno a lavorare, sberleffi ai professionisti che non hanno santi in paradiso e nemmeno demoni all’inferno.

La foto scattata al Comune per l’adozione del PUC rappresenta il plastico del sistema messo a punto dal sindaco e dai suoi sodali. Imprese edili, tecnici ed incaricati.

Tra le fila del Pd, c’è una new entry, l’ing. Pasquale Bova Crispino esponente di una famiglia carditese che dalla Dc al Pd ha sempre fatto politica, mai però si era esposta nelle foto e poco aveva fatto parlare sui giornali. Il rampollo Bova Crispino ha rotto gli indugi ed alimentato inciuci.

Per il giovane Bova Crispino un bell’incarico di incoraggiamento di € 12.500,00 per i lavori di via Donadio, traverse Viale I Maggio e Corso Cesare Battisti.

Rappresenta invece i tecnici caivanesi, il dott. Giuseppe Gebiola rappresentante della lista” del caivanese Francesco Emione, architetto probabile candidato a sindaco nel Comune limitrofo. L’azione politica dell’arch. Emione è tentacolare, si candida a Caivano mentre a Cardito mette i suoi uomini al sostegno di Cirillo. Tra tecnici ci si capisce subito. L’incarico di Gebiola è affidato in compartecipazione con un altro commercialista e consigliere comunale del Pd di Cardito, il dott. Vincenzo Campanile e pure con un’altra professionista. Dovranno dividersi una torta di ben 96 mila euro.

Tra i consiglieri comunali che hanno ricevuto incarichi, oltre a Campanile, non poteva mancare Andrea Russo, consulente finanziario della CTP, azienda di trasporto pubblico dove il Sindaco Cirillo è consigliere delegato. La CTP galleggia tra mille difficoltà economiche, ma elargisce incarichi sotto gli occhi distratti del sindaco De Magistris. Quando la Corte dei Conti aprirà un’inchiesta verranno fuori le sorprese.  

Nella foto per la presentazione del PUC c’è il dipendente dell’Enel, Gennaro Fusco, fratello di Ferdinando, unico dipendente amministrativo dell’efficacissimo Consorzio Cimitero, per lui un incarico di 15 mila euro dalla Università Unicassino. Perché mai una Università di Cassino non abbia pescato tra le professionalità interne, ma sia dovuta ricorrere al cognato della ex consigliera comunale Marzano, è un mistero. 

Sembra però che il destino stavolta abbia sbagliato strategia, la signora Marzano resta nel gruppo di Nunzio Raucci, al massimo suo cognato, se si candida, dovrà dividere i voti.

Nella foto della presentazione del Puc, c’è pure Pompeo D’Agostino dipendente Asl, già candidato alle scorse elezioni con Cirillo, la cui figlia è componente del Nucleo di Valutazione. Con il suo scarno curriculum che vanta solo il titolo di studio, è riuscita a superare gente che ha molta esperienza nel settore della gestione del personale pubblico. La dott.ssa D’Agostino dovrà valutare le performance dei dipendenti pubblici, dunque dare il parere sul raggiungimento dei risultati. Si attendono le relazioni.

Tra gli altri nella foto, il consigliere comunale Mirone, imprenditore edile eletto con Pisano all’opposizione e passato di fatto in maggioranza. Oggi è presidente del Consiglio comunale dopo una prima elezione finita in un video e nei verbali dei Carabinieri. Nello scatto c’è pure la coppia De Simone – Romano, entrambi imprenditori edili.

Un capitolo a parte è rappresentato dall’incarico dato al figlio del consigliere regionale Nicola Marrazzo. Per il figliuolo sono stati stanziati ben 19 mila e 500 euro come direttore dei lavori della rete fognaria in Via Marconi. E così dopo l’incarico al figlio del consigliere regionale del Pd, l’ex consigliere comunale Pasquale Barra ha cambiato opinione.

Il suo compare di cresima Nunzio Raucci non va più bene come candidato sindaco.

Pasquale Barra ha spaccato il tavolo unitario.

Insieme a Pisano, Iorio e Marco Mazza farà una lista per rompere l’elettorato carditese e favorire il sindaco uscente. D’altronde Mazza e Pasquale Barra sono stati già consiglieri delle amministrazioni Cirillo. Iorio si candidò ma non fu eletto. Pisano invece con Cirillo ha perso due volte.

Quando si dice il destino. L’ex consigliere Pasquale Barra che, rompendo con Raucci, agevola la campagna elettorale di Cirillo, lavora alla Regione proprio nella segreteria di Marrazzo, padre dell’ingegnere Domenico che ha avuto un incarico dal sindaco Cirillo.

Che Cardito avesse tutti questi geni che hanno studi semideserti, ma “lavorano” per la pubblica amministrazione per decine di migliaia di euro, è cosa nuova. Che poi per coincidenze astrali si trovino tutti con Cirillo e col Pd, pure.

Se poi li dovessimo vedere pure nelle liste, non sarebbe più una coincidenza, ma si potrebbe pensare ad un sistema che ricambia il voto in cambio di favori. Un tema che sarebbe certamente interessante anche per la Procura