Caivano

Già deciso Consiglio e giunta. Con Falco sindaco. La conclamata continuità di Monopoli e del “passato remoto”.

Senza attendere il risultato delle elezioni, pare che nell’associazione politica che sostiene Enzo Falco serpeggi già malumore. Molti si sono accorti che scalderanno la tribuna e porteranno solo acqua al mulino dei vari Giamante, SempliceDel Gaudio, Emione

Si discute già di assessori e sono stati fatti pure i conti per far eleggere i consiglieri comunali uscenti.

Nel caso vincesse Falco, il consiglio comunale dovrebbe essere così composto. La  tlista di Iatlia Viva potrebbe eleggere tre o quattro consiglieri, infatti dovrebbe essere la lista più votata e con Orgoglio Campano di Giamante detterà i ritmi dell’amministrazione.

Primo dei renziani sicuramente sarà Emione (già assessore all’urbanistica della giunta di Tonino Falco ed all’opposizione di Monopoli), poi due donne Falco Maria e Zampella trainate in Consiglio da proprio del leader Emione. Se scattasse il quarto, sarebbe eletto Pasquale Mennillo, (vicesindaco con delega al bilancio con Mimmo Semplice, poi presidente del Consiglio Comunale con Tonino Falco). Se non dovesse scattare il quarto, Mennillo punta all’assessorato all’Urbanistica oppure di nuovo al bilancio. Anche per Mimmo Acerra, già candidato con Monopoli e non eletto, potrebbe esserci un posto in giunta.

Per Orgoglio Campano, sarà eletto Giamante, che non ha bisogno di presentazioni, è stato consigliere con Tonino Falco e protagonista della ultima amministrazione sciolta per camorra. Giamante è menzionato nella relazione della commissione di accesso per le sue passate frequentazioni anche se poi dichiarato candidabile. Nel segno della più conclamata continuità, con Orgoglio Campano sarebbe eletto Lello Del Gaudio, settantasei anni, di cui almeno la metà passati nelle amministrazioni caivanesi. E’ stato sindaco per la prima volta nel 1976, (il candidato sindaco Antonio Angelino è nato nel 1988!). Del Gaudio, menzionato della relazione della commissione di accesso (candidabile pure lui), è stato in tutti i governi caivanesi, sino all’ultimo dove da candidato sindaco contro Monopoli, cambiò bandiera e lo sostenne al ballottaggio. Per questo fu eletto Presidente del Consiglio comunale sciolto prima dai suoi attuali alleati del Pd, poi dal Ministro dell’Interno.

Terzo nella lista di Orgoglio Campano sarà eletto Carmine Peluso, il più votato della lista Idea Nuova di Monopoli nel 2015. Peluso punta all’assessorato ai lavori pubblici e manutenzioni anche se Giamante aspira per la sua lista alla delega ai servizi sociali.

Con l’ingresso in giunta di Peluso, dovrebbe entrare in Consiglio, un altro supporter di Monopoli, Genny Piccirillo. Suo padre, imprenditore noto in città per le sue svariate attività (compro Oro e poi sala scommesse che fu inaugurata dall’ex sindaco) è stato candidato e coordinatore della lista consiliare “Noi Insieme con Monopoli” e poi nell’ultimo periodo in Fratelli d’Italia. All’improvviso, il figlio Genny è passato con Falco, forse folgorato dai suoi discorsi sulla canapa caivanese.

Per il PD saranno eletti i consiglieri uscenti Paolella, De Lucia, Ariemma, se uno di questi dovesse entrare in giunta (la Paolella punta alla carica di vicesindaco), potrebbe entrare Angela Sirico. Più dietro, c’è Marcantonio Falco, nipote del candidato sindaco Enzo Falco. Lo zio si candida a sindaco, il nipote a consigliere. Per Marcantonio, due volte non eletto, stavolta la campagna elettorale sarà più agevole per il legame familiare. Nel Pd però nessuno è propenso a dimettersi per entrare in giunta, almeno all’inizio. Si parla dell’ex consigliere Gebiola al bilancio oppure di un super assessorato per Mimmo Semplice, il quale aspira alla carica di vicesindaco che però è ambita giustamente da Francesco Emione di Italia Viva e dalla Paolella. Si ripropone il dualismo Semplice – Emione che poi ha portato alla scelta di un candidato sindaco senza partito, depotenziato ed in balia dei consiglieri.

Per la lista di Mastella, gli ex monopoliani dovrebbero portare in Consiglio, Tonia Antonelli  moglie dell’arch. Angelo Marzano già consigliere nell’ultima esperienza finita con lo scioglimento. La Antonelli è sostenuta anche dal sindaco di Crispano, Michele Emiliano.  

Con la moglie di Marzano dovrebbe entrare in Consiglio, l’arch. Pangia ex candidato di Forza Italia a sostegno di Monopoli e Gaetano Lionelli anche lui ex candidato di Forza Italia che, con Monopoli, organizzava tutti i concerti alla fine dei comizi. In lista per un posto in Consiglio, anche Mimmo Falco ex consigliere comunale della lista dell’ex sindaco.

Con scarse possibilità di entrare in Consiglio, aspirano ad un posto in giunta altri due ex monopoliani, ed ex di tanti altri partiti, Claudio Castaldo e Pippo Ponticelli. Entrambi erano candidati non eletti di Idea Nuova (la lista di Monopoli), entrambi hanno fatto gli assessori. Castaldo ha avuto la delega all’ecologia ai tempi della gara di appalto vinta dalla Buttol; Pippo Ponticelli aveva la delega al personale e gestiva il contenzioso.

Ma Enzo Falco ha fatto già sapere che mai e poi mai potranno rientrare in giunta gli ex assessori di Monopoli. Per altro, pur dichiarato candidabile, Castaldo è stato menzionato dalla commissione di accesso. Oggi insieme ad altri “colleghi di relazione” sostiene Enzo Falco. In giunta o in Consiglio, gli ex monopoliani saranno un’altra delle grana in un Comune sotto i riflettori della Prefettura. Evidentemente Falco non ha avuto l’ultima parola sulle liste e nemmeno la penultima. Oppure è stato scelto per il periodo di decantazione post scioglimento, sacrificato nel caso di un ulteriore intervento del Prefetto.  

Comunque Ponticelli e Castaldo resteranno a guardare per un po’ fino a quando gli eletti entreranno in giunta. Pangia per esempio vuole fare l’assessore e sarebbe gradito ad Angelo Marzano (marito della Antonelli) se avesse la delega ai lavori pubblici oppure all’urbanistica.

Un solo, ultimo eletto consigliere se lo giocano tre liste. La più accreditata ad eleggere un rappresentante in giunta dovrebbe essere la lista di estrema sinistra Verdi / Articolo 1 che ha candidato pure Antonio Annavale, già coordinatore di una lista del Parco verde a sostegno di Monopoli. Annavale potrebbe spuntarla su Antonio Perrotta, padre della consigliera Carminia, eletta anche lei con l’ex sindaco sciolto per infiltrazione. A dire il vero, Carminia Perrotta, insieme al Pd ed all’ex consigliere Emione, firmò per lo scioglimento dell’amministrazione, mandando a casa Peluso, Giamante, Del Gaudio, Mimmo Falco, Marzano e tutti i monopoliani che oggi, nella più conclamata continuità, sono in coalizione con padre.

Se scatta il consigliere ai Verdi, finisce la trippa e restano a bocca asciutta la lista Democratici riformisti ed i cinquestelle che dopo l’alleanza con Falco hanno perso gli ultimi che credevano nel movimento. A Pasqualino Penza, candidato sindaco dei pentastellati che poi si è ritirato, hanno promesso un assessorato, ma dopo le elezioni i patti di prima non valgono, conta chi ha più consiglieri.

I cinquestelle avranno portato acqua al mulino e resteranno a bocca asciutta.

Se vincesse Falco, la metà dei consiglieri di maggioranza sarà composta da ex monopoliani (Falco, Lionelli, Antonelli moglie di Marzano, Pangia, Giamante, Del Gaudio, Peluso, Genny Piccirillo, Mimmo Acerra, Annavale, Perrotta) altri saranno tutti o quasi provenienti dalle amministrazioni precedenti e dall’ultimo Consiglio Comunale (Paolella, Ariemma, De Lucia, Emione, Mennillo)

Nella più conclamata continuità. Al Prefetto basteranno poche righe.