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Ancora incendi nella zona Flegrea di Napoli

Le “solite zone” del napoletano a fuoco da ben 6 giorni !

Da Bacoli a Pozzuoli, passando per Pianura, per gli Astroni, ed anche su Ischia a Serrara Fontana, a Forio e nella pineta del Castiglione c’è il festival degli incendi. Anche ad Ercolano diversi focolai si sono “accesi” come per incanto.

Festival degli incendi a fine stagione

Quest’anno siamo a fine stagione e c’è infatti meno da accendere perchè negli scorsi anni è stato ripetutamente bruciato tutto il bruciabile. Quindi abbiamo a che fare con zone limitrofe a quelle già bruciate oppure ad incendi “improvvisamente divampati” nelle medesime zone ma con effetti meno distruttivi.

Oggi la processione degli elicotteri comincia alle 7,30

Anche stamattina è cominciata la interminabile processione degli elicotteri antincendio. Abbiamo fotografato il primo elicottero, che ha “timbrato” con precisione burocratica alle 7,30. Altri elicotteri, che attingono acqua dal mare dal golfo situato tra Bagnoli e Pozzuoli portandola verso le zone interne come avviene ogni anno, si alternano senza sosta.

C’erano una volta i “forestali”

Questa situazione, in piedi per non pagare gli stipendi ai “forestali”, che tenevano pulite e sotto controllo le macchie di verde ed il patrimonio boschivo, va avanti ormai da anni. Da quando i “forestali”, definiti anni fa un “costo insopportabile” dalla politica, sono stati sostituiti dagli elicotteri e dagli aerei. L’apparato antincendio c’era anche prima ma era “pubblico”. Nemmeno questo andava bene. Adesso ci sono elicotteri ed aerei gestiti da multinazionali, con costi esorbitanti pagati dalla collettività. Inoltre c’è il costo dell’inquinamento e della distruzione del verde. Poi ci sono i costi, anche questi pagati profumatamente ai privati, dei rimboschimenti. Poi ci sono i volontari della Protezione Civile, pagati anche questi con denaro pubblico.

Più che efficienza questa ci pare una infinita catena di Sant’Antonio dello spreco di denaro pubblico che si regge con la distruzione del verde collettivo.

Attendiamo, come gli indiani d’America delle forti piogge che facciano smettere almeno inquinamento e distruzione, mentre rimpiangiamo i “forestali”…