Arte

“L’essere Umano prima di tutto”… Una canzone per amica.

Una canzone per amicaQuesto e’ lo slogan con il quale si e’voluto battezzare il dibattito condotto dalla bravissima giornalista Brunella Postiglione, che ieri nell’ambito della serata” Una canzone per Amica”ha avuto come ospiti i massimi esponenti della politica e della medicina del nostro entourage:il sen. Lucio Romano l’on. Antimo Cesaro, il prof. Pasquale Giustiniani, il dott. Grimaldi il dott. Gaetano Romano, il dott. Vittorio Imperatore, il dott. De Luca e padre Maurizio Patriciello.Nell’ambito della serata che ha visto sfidarsi a suono di claque gli artisti della canzone, alcuni tra i volti noti e non come: Luca Lupoli, Maurizio Iaccarino, Ilva Primavera, Annamaria Bozza, Francesco Malapena, la scuola di ballo don Chisciotte, Agnese Ginocchio e Annalisa Martinisi, i quali hanno portato alla luce la vera Napoli, quella famosa in tutto il mondo per la sua canzone, per il cuore verace e per l’arte di saper “rinascere dalle ceneri”…Perché ancora una volta il popolo napoletano e’ pronto a ripartire. Si e’parlato di tumori e prevenzione soprattutto, di senso civico e di certezze negate al cittadino, di bio cinetica, di geo localizzazione dell’incidenza della mortalità, ma anche di fondi che si dileguano perché usati male. Delle proposte di indagini conoscitive tra connessioni dei diversi tumori. Con senso critico si e’affrontato il dramma della”terra dei fuochi” che ha avuto come portavoce il Parroco della diocesi di Caivano Don Maurizio Patriciello, che da anni si batte per portare alla luce la connessione tra rifiuti e tumori. Alla risposta del politico:la diseducazione caratterizza i nostri luoghi e il cittadino deve essere autore e non comparsa, come garante della vita degli altri, don Maurizio ha risposto che il cittadino oggi può essere rimproverato se si soffia il naso e getta una carta per terra, ma non può’essere accusato di milioni di tonnellate di rifiuti accumulati negli anni nelle nostre terre. La Campania e’un fiore all’occhiello per quanto riguarda la ricerca, ma mi e’sembrata banale la risposta sulla conservazione degli embrioni sani per un futuro prossimo che prospetta per il nostro pianeta il dramma della siccità. Tra i prossimi 25 anni l’oro sarà l’acqua. Ritengo a mio avviso che la ricerca vada indirizzata su come desalinizzare l’acqua di mare e bonificare il nostro territorio che sta morendo, invece di pensare di risvegliarsi tra cent’anni su un altro pianeta.

A cura di Anna Falco

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