PoliticaRedazioneSenza categoria

I bambini “uccisi” da Obama & Clinton non fanno notizia. Quelli annegati si.

armi massa

Individuati nel  gruppo ribelle siriano Nour al-Din al-Zinki, appoggiato e sovvenzionato dagli Stati Uniti, i responsabili del terrificante  atto che li vede decapitare un bambino di appena 12 anni reo di “appoggiare” il presidente Bashar Assad . Questa la farneticante giustificazione evidenziata nelle parole pronunciate dagli “tagliagole di Obama” in un video continuamente postato sui social e puntualmente rimosso dagli stessi network a causa delle cruente immagini.

“Questo è un prigioniero delle Brigate Quds. Non hanno più uomini, quindi oggi ci hanno mandato un bambino”, afferma un uomo. “Questi sono i tuoi cani, Bashar, i bambini delle brigate Quds”, aggiunge un altro.

Alla atroce decapitazione del 12enne Abdullah Aisa i media italiani ed europei non hanno dato alcun risalto mentre per Aylan il piccolo profugo annegato su di una spiaggia turca il mondo s’indignò. Due pesi e due misure anche sulla morte dei bambini.

Intanto l’Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che gli uomini ripresi nel video erano combattenti del gruppo Nour al-Din al-Zinki, che ha ricevuto sostegno militare attraverso la Turchia, inclusi missili Tow di produzione americana. Anche il dipartimento di Stato Usa ha fatto sapere che Washington sta verificando le informazioni e ha parlato di “una notizia agghiacciante”.

In una nota striminzita nota giunta dal dipartimento di Stato USA si legge: “Tutte le persone che avrebbero commesso la violazione sono state arrestate e consegnate alla commissione per le indagini in accordo con gli standard legali del caso”. La Coalizione nazionale siriana, cui il gruppo appartiene, ha definito i fatti “intollerabili” e chiesto che esso applichi le misure necessarie per affrontare il caso. Intanto registriamo che non una parola, una foto o un solo accenno è apparso nei notiziari Rai, Mediaset o Sky. Sempre più pregnante il sospetto della gente, che l’informazione sia fortemente falsata.