TOTO’ IN MOSTRA
Napoli, nel 50° anniversario dalla morte del Principe della risata ricorda Totò con tre bellissime mostre, dal 12 Aprile al 9 luglio sarà possibile visitarle : Museo Civico di Castel Nuovo, Palazzo Reale, Chiesa di san Domenico Maggiore.
Napoli, 03 Maggio 2017
Il, 15 febbraio 1898, nasceva a Napoli al Rione Sanità, il grande Totò, nome d’arte ; di Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno di Bisanzio De Curtis Gagliardi, più semplicemente Antonio De Curtis. Icona della comicità napoletana, immortale “principe della risata”, poco apprezzato dalla critica in vita, quelli che furono gli “uccellacci” che nel corso della sua lunghissima carriera artistica, in quaranta anni di carriera cinematografica, dal 1937 al 1967, ha interpretato ben 97 film. Prima del suo esordio nel 1937 con il film “Fermo con le mani” ci furono vari tentativi di portarlo sul grande schermo. Tra il ’30 e il ’32 Stefano Pittalunga, che era alla guida della SASP (Societa’ Autonoma Stefano Pittalunga) che produceva da solo quasi tutti i film italiani, decise di scritturare Totò. Un giovane attore, che aveva visto forse in un solo spettacolo, per fargli interpretare un film “Il ladro disgraziato.Totò venne convocato negli studi della “Cines” per il fare il provino ma poi il progetto del film sfuma. Pittalunga decide comunque di utilizzare il provino di Totò e lo inserisce nel Cinegiornale Cines n.4: si tratta sicuramente della più antica apparizione cinematografica di Totò anche se si tratta di un frame di pochi secondi.
Da quel momento ha inizio una carriera infinita, cinema, teatro , – la sua vera passione – il contatto con la gente, quella gente che non ha mai dimenticato, anche quando dovette trasferirsi a Roma. Tra i grandi amori, le innumerevoli passioni, quello per Napoli fu per Totò l’amore più grande. Ed è in quella Napoli che chiese di essere portato per il suo ultimo “spettacolo”, dove l’amico di sempre, Nino Taranto lo ricordò così, nella sua orazione funebre: “Amico mio questo non è un monologo, ma un dialogo perché sono certo che mi senti e mi rispondi. Il 15 aprile del 1967, all’età di 69 anni, morì stroncato da un infarto dopo aver sofferto di una lunga agonia durata giorni. Chi lo visse nelle sue ultime ore raccontò della profonda nostalgia che Totò aveva di Napoli: “Vorrei morire a Napoli, mentre scrivo una canzone o in palcoscenico”. Morì nella sua abitazione romana di via dei Monti Parioli, all’età di 69 anni, stroncato da una serie improvvisa di tre infarti. A chi lo visse nelle sue ultime ore raccontò che aveva una profonda nostalgia di Napoli: “Vorrei morire a Napoli, mentre scrivo una canzone o in palcoscenico”. La sera del 13 aprile confessò al suo autista Carlo Cafiero: “Cafie’, non ti nascondo che stasera mi sento una vera schifezza“, mentre la figlia Liliana, racconta che le sue ultime parole furono: “Ricordatevi che sono cattolico, apostolico, romano” ed a Franca Faldini disse: “T’aggio voluto bene Franca, proprio assai“ – “Napoli mia, io penso sempre a te!“, questa era la sua ricorrente frase, in cui esprimeva tutta l’angoscia e il dolore per la lontananza dalla sua città, la stessa che lo ha amato e che ancora oggi è inimmaginabile senza di lui. Nel 50ario dalla sua morte Napoli lo ricorda con tre straordinarie Mostre ospitate. Con l’assessore al Turismo, Nino Daniele e l’Assessora Daniela Villani, con delega alle Pari opportunità e al “Made in Naples” questa mattina abbiamo visitato la Mostra allestita a del Museo Civico di Castel Nuovo. L’iniziativa, precisa l’assessore è solo la prima tappa di un lungo progetto itinerante nazionale e poi internazionale. Tre le sedi espositive per altrettante mostre: Genio tra i geni al Museo civico di Castel Nuovo; Totò che spettacolo! a Palazzo Reale e Dentro Totò nella chiesa di San Domenico maggiore. Si potranno vedere centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi, manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito. Quadri, bozzetti, migliaia di foto , girando per le sale quasi si percepisce la presenza di Totò , foto che ritraggono i grandi attori e registi che hanno accompagnato nel lunghissimo percorso artistico il Principe della risata.