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BRUTALE VIOLENZA AI DANNI DI DUE RAGGAZZI POLACCHI IN VACANZA A RIMINI

BRUTALE VIOLENZA AI DANNI DI DUE RAGGAZZI POLACCHI IN VACANZA A RIMINI
Dal nostro inviato Gennaro Cinquegrana
Rimini, 27 agosto 2017
Rimini, coppia aggredita in spiaggia: lei stuprata, lui picchiato. Violenza anche a un trans
L’episodio si è verificato nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 sulla spiaggia all’altezza del bagno 130. Gli autori dello stupro avrebbero violentato anche un transessuale peruviano, lasciandolo poi ferito in strada. La polizia di Stato è sulle tracce di quattro persone, forse straniere

 

RIMINI. Una donna è stata violentata in spaggia da quattro uomini che hanno malmentato il suo fidanzato. Lei stuprata ripetutamente da quattro uomini davanti al fidanzato, lui aggredito, picchiato e rapinato. E’ accaduto la notte tra venerdì 25 e sabato 26, sulla spiaggia di Rimini,all’altezza del bagno 130. La polizia di Stato è sulle tracce di quattro persone, forse straniere. Si tratta di una coppia di turisti polacchi, trasportata in ospedale. “Vi prego, aiutateci a tornare a casa”. E’ l’appello della ragazza polacca – riportato dall’edizione locale ‘Il Resto del Carlino’ – dal ricovero.
Lo stupro, con la pedofilia, è considerato uno dei reati più odiosi che si possano subire. Il più delle volte commessi ai danni di persone più deboli e indifese. Il criminale atto che si è consumato sulla spiaggia di Rimini la scorsa notte, è qualcosa di terribilmente odioso, sia per efferatezza che per crudeltà. Il branco dopo aver stuprato la ragazza a turno, si sono allontanati, non contenti, hanno stuprato anche un transessuale peruviano. Fortunatamente la fuga degli stupratori avrà strada breve grazie alle indagini serrate della questura di Rimini. Sono Nord africani e pregiudicati, tracciato l’identikit delle belve.
I fatti: la scorsa notte una coppia di ragazzi polacchi di 26 anni, parte di un gruppo con cui erano venuti in vacanza nella riviera adriatica. Mentre gli altri si erano distribuiti per bar e discoteche, i due sfortunati si erano appartati in spiaggia per un momento di intimità, quando all’improvviso, dal buio sono apparsi 4 persone, senza alcun apparente motivo, se non quello di delinquere, si sono avvicinati ed hanno prima picchiato e rapinato lui e poi, sotto lo sguardo del ragazzo semi-tramortito, hanno stuprato e seviziato lei.

Grazie alle testimonianze , è bastato poco alla polizia, per identificare i quattro aggressori, rivelatisi essere poi cittadini extracomunitari provenienti dal Nord Africa. Gli aggressori, già pregiudicati, hanno reiterato la violenza un attimo dopo quando sulla loro strada hanno incrociato un transessuale peruviano. Al momento la polizia ancora non è riuscita a catturarli, ma grazie alle testimonianze e ai filmati di videosorveglianza gli stanno col fiato sul collo. I giovani di etnia nord africana, probabilmente in stato di eccitazione a causa dell’assunzione di droghe e alcool, (inspiegabile come 4 pregiudicati fossero ancora in Italia a piede libero) una volta catturati saranno processati per stupro, violenza e rapina. La questura di Rimini, guidata dal questore Maurizio Improta, gli sta dando la caccia notte e giorno. Le condizioni delle vittime, non destano preoccupazione per quelle che sono le ferite fisiche, difficile sarà guarire quelle psicologiche.Non appena subita la violenza i ragazzi, insanguinati, sono riusciti a trascinarsi in una via dove passava della gente. Trasportati in ospedale. Le condizioni sono stabili per entrambi e sono state attivate tutte le procedure sanitarie in caso di stupro quindi anche il supporto psicologico. La ragazza è ancora sotto shock mentre il ragazzo sembra essersi ripreso, le sue condizioni non destano preoccupazione. La coppia era in viaggio in Italia insieme ad un gruppo, ora rientrato in Polonia, e alloggiava in un albergo non lontano da dove è stato commesso lo stupro. Sul luogo dove si è consumata la violenza anche in queste ore, la polizia scientifica sta prelevando materiale da esaminare, non si trascura alcun indizio, sono in esame anche i filmati di videosorveglianza delle strutture limitrofe.