Facebook Pro 5 Stelle. Censura proprio quella satira che ha permesso a Grillo di fare il botto.
Incredibile ma vero. E’ accaduto realmente. Facebook, il social network che, apparentemente sembra uno strumento formidabile in quanto consente in tempo reale lo scambio di informazioni, foto, video e quant’altro, in realtà è invece uno dei più potenti mezzi per controllare e condizionare con estrema facilità intere nazioni. Molto più facile se la percentuale di ignoranti e analfabeti sale considerevolmente. Ogni giorno, il controllo su quello che scriviamo, condividiamo, pensiamo, diventa sempre più minuzioso, e sempre più facilmente scattano misure censorie su quello che potrebbe condizionare “il disegno”.
Tutti oramai conosciamo i limiti e le condizioni della community più usata al mondo. Sappiamo che si viene bloccati nel caso in cui si pubblicano frasi o foto a sfondo razzista; messaggi omofobi e/o xenofobi; O che si offendano religioni; Post che inneggiano alla violenza, insomma, tutto quello che, anche nella vita reale, non è consono alle regole civili. Orbene, nulla di più condivisibile e di incontrovertibilmente giusto.
Quello che però succede nel primo pomeriggio di questa domenica elettorale ha dell’inquietante. I fatti:
Viene postato da un utente questo messaggio:
“ATTENZIONE INVITO A TUTTI I GRILLINI NON LASCIATEVI IMBROGLIARE ! SULLA SCHEDA SCRIVETE IN STAMPATELLO “MOVIMENTO CINQUE STELLE ” A LETTERE SE SCRIVERETE “MOVIMENTO 5 STELLE “A NUMERO VI ANNULLERANNO LA SCHEDA ! NON FACCIAMOCI FREGARE !”
Orbene, un post del genere evidenzia (probabilmente per pochi, ma questo dovrebbero giudicarlo i lettori e gli elettori), una sottile ironia sulla “qualità” dell’elettorato penta stellato che nella stragrande maggioranza dei casi vota di pancia (ma sarebbe più indicato dire “di intestino grasso”). E invece no. Facebook in quel post ci legge niente poco di meno che, un “metodo per influenzare il voto”. Altro che Hacker russi o cinesi. Secondo gli zelanti controllori del social network, quella frase avrebbe potuto trarre in inganno i potenziali elettori pentastellati inducendoli a scrivere sulla scheda elettorale che sarebbe poi risultata da annullare. Siamo alla follia pura.
Altra chiave di lettura, meno frivola ma molto più inquietante potrebbe essere quella che ci vede invece monitorati dal “Grande Fratello”, ed eventualmente bloccati, come è successo ad una trentina di utenti che hanno avuto solo la colpa di condividere il post incriminato di cui sopra. Post che, alla fine, si è saputo essere partito, paradossalmente, proprio da un elettore-simpatizzante del M5S di origine sarda. Convinto !
E’ proprio il caso di dire che “Una risata li seppellirà” a patto che non censurino prima la satira.