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– LE CENERI DI PASOLINI – La nuova fatica letteraria di Giuseppe Limone

di: Sergio Angrisano

Napoli, 16 Marzo 2018 – Lo scenario è quello giusto, il “Teatro della Basilica di Santa Maria dei Vergini”, per presentare la nuova fatica letteraria del prof. Giuseppe Limone. L’evento si è svolto nel cuore di Napoli, nel Quartiere Sanità, luogo che ha dato i natali al grande Totò, nato a pochi passi dall’ingresso della Chiesa. A curare l’organizzazione dell’evento, l’Associazione “Il Velo di Maya, presieduta dalla professoressa Olimpia Ammendola.

Sul palco, Giuseppe Limone, è professore ordinario presso la Seconda Università degli studi di Napoli. Studioso di simbolica delle forme culturali, si è occupato di temi estetici e religiosi, calibrando qualità ideali e testuali, elucidandone la caratura filosofica. Filosofo e poeta, presenta Il suo nuovo libro,” Le ceneri di Pasolini “, che qui ripresentiamo, una raccolta di poesie, che inducono alla riflessione, appaiono come messaggi decriptati di piacevole lettura, una naturale simbiosi tra poesia e filosofia.  – Della persona, dice Limone, si può dare idea, non concetto, perché l’idea è aperta come la vita, mentre il concetto è chiuso.

Nel pensiero di Limone, il significato della persona si delinea all’interno di una costellazione in cui essa: è realtà singolare e la sua idea; è prospettiva ontologica sussistente e la sua verità; è la parte di un tutto che solo parzialmente è parte, perché per altro verso si presenta come un tutto, in quanto è irriducibile al tutto e indivisibile in sé; è l’eccezione istituente una regola che riesce, e non riesce, a farsene istituire; è l’idea di qualcosa che resiste alla possibilità di essere ricondotto a un’idea; è l’idea di un appartenere che resiste all’idea di appartenere.

Alza lo sguardo mentre parla di Pasolini, il professor Limone, lo definisce un attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Una figura controversa, ma di inimitabile spessore culturale, Pasolini è una specie di caleidoscopio: come lo giri, appare un’immagine nuova e diversa, ma sempre coerente. Una intervista piacevole, densa di contenuti, il professor Limone è una fonte inesauribile di conoscenza.

Ci lasciamo con l’impegno di rivederci per approfondire alcuni aspetti della vita di Pasolini, di puntualizzare come, sebbene talvolta riduttivamente sia stato considerato una sorta di nostalgico del mondo antico che va scomparendo, Pasolini non è il campione di una battaglia di retroguardia, ma un precursore che ha delineato con larghissimo anticipo alcuni temi propri del dibattito contemporaneo. – Siamo in quartiere difficile, non è una casualità, qui, bulli di quartiere fanno le “stese”, a parlare la professoressa, Olimpia Ammendola, che qui ha istituito un corso di “filosofia per ragazzi”, un esperimento  molto ben riuscito, il corso è frequentato dai ragazzi del quartiere con enorme interesse, abbiamo realizzato un arcipelago delle idee, che si scontra con i  paradossi del quotidiano. La poesia è bellezza e la bellezza è poesia, una forza virtuosa che si confronta con qualsiasi sistema –

 

 

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore