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Migranti dall’Algeria in Sardegna nel silenzio di tutti

Continua il silenzioso fenomeno degli “sbarchi fantasma” dall’Algeria alle lunghissime coste della Sardegna. Quest’anno il fenomeno è in aumento, mentre le forze dell’ordine impegnate sono le stesse che già si devono occupare del controllo del territorio. Si chiede loro praticamente l’impossibile.

Poca distanza in mare con i governi girati altrove

I migranti arrivano dalle coste algerine e quelle sarde vanno percorrendo 228 km. Dalla Tunisia a Lampedusa impiegano 167 km, mentre dalla Libia percorrono 355 km. L’esistenza del “più tranquillo” canale sardo per gli sbarchi è conosciuto da anni eppure quasi nessuna informazione arriva dal fronte della grande comunicazione e della politica romana. Sembra quasi che si faccia finta di nulla.

I costosi trasferimenti di denaro tra Governi “causa migranti”

Perchè c’è il massimo focus su Libia e Tunisia? l’Italia fino ad oggi ha fatto arrivare in Libia,a vario titolo, quasi 450 milioni di euro per fermare o rallentare i migranti. Questi soldi sono finiti in mano ai vari capi-zona governativi, e questo è un dato di fatto conosciuto. Alla Tunisia, oltre a 50 milioni di euro sono arrivate persino motovedette date a prezzo di fondi di magazzino o regalate. Pare, da fonti di parlamentari UE, che poi questa somma sia stata chiesta alla UE per l’impegno a fermare gli sbarchi. In questo momento l’Algeria pare non controllare “molto” le sue coste perchè l’accordo bilaterale Italia-Algeria langue. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane, nel frattempo gli arrivi continuano.

Gli “harraga” , “quelli che bruciano le frontiere” dall’Algeria

Gli “harraga”, sono i “bruciatori di frontiere”, i fuggiaschi, i sognatori che tentano il viaggio della speranza. A due a due compaiono sulla battigia con fusti azzurri carichi di carburante tra le mani. Il loro barchino spunta all’orizzonte solo quando tutto è pronto e carica il carburante e gli esseri umani. Il “comandante” a questo punto raccoglie e mette in tasca i mille euro, che è la cifra minima per questa rotta, e parte, sicuro della rotta e con il carico ben distribuito a bordo. Con il mare calmo e molta fortuna arrivano poi sulle coste sarde e vi sbarcano. Chi traffica a terra sa bene che pene per il traffico di clandestini in Algeria si sono fatte molto pesanti. La destinazione di questi trafficanti è verso i centri di detenzione in mezzo al deserto.

Algeri usa la “rotta sarda” come mezzo per ottenere il controllo del mare ?

Nei giorni di Ferragosto un gruppo di Europarlamentari ha depositato un atto presso la sede amministrativa della UE in Lussemburgo relativo proprio a questo inquietante scenario di geo-politica che riguarderebbe qualche accordo riservato, ancora ignoto, tra alcuni stati europei. Secondo questo atto l’Algeria sta lasciando aperto il corridoio dell’immigrazione clandestina verso la Sardegna per rivendicare la definitiva approvazione della zona economica esclusiva algerina sino alle coste sarde, passando da Carloforte sino a Bosa. Secondo questi parlamentari europei esisterebbe uno scenario di destabilizzazione nei rapporti italo-algerini, con il tentativo di estendere il controllo sulle acque sarde utilizzando gli sbarchi in Sardegna come mezzo di pressione politico-istituzionale. Attendiamo sviluppi e dichiarazioni dall’Italia e dalla UE.

Ecco quanto pagano i contribuenti italiani per aiutare i migranti

I costi che descriviamo comprendono ogni spesa, dal recupero e soccorso in mare, al trasporto, alle cure ed al sostentamento nella lunga permanenza in Italia dei migranti. Le cifre provengono dalla Corte dei Conti, dalla Banca d’Italia e dal Viminale, e sono cifre veramente notevoli. Nel 2015 il Viminale dichiara una spesa complessiva di 1 Miliardo e 162 Milioni di Euro a fronte di 171.000 migranti accolti. Nel 2014 ne sono stati accolti 103.000, con una spesa minore ma abbastanza prossima al miliardo di euro. Nel 2016, al netto dei contributi UE, sono stati spesi 3,3 Miliardi di Euro. Nel 2017 sono stati spesi circa 3,8 Miliardi di Euro. Nel 2018 si sono stimate spese per circa 4,2 Miliardi di Euro.

La vergognosa mancia della UE all’Italia per i migranti

Il vero scandalo nell’ambito delle politiche della UE per l’Italia è relativo ai contributi per le spese complessive che lo Stato sostiene ogni anno. La cifra degli aiuti è di un miserabile 2%, una vergogna. Ad esempio, nel 2017 L’Italia ha speso circa 3,8 Miliardi di Euro, e la UE ha dato la “bellezza” di 77 Milioni di Euro, praticamente un ” piccolo obolo “, salvo poi agitarsi e piangere come il coccodrillo dopo che aveva mangiato il figlio.