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Intervista esclusiva allo scultore Giuseppe Canone, artefice del busto di D10S

Napoli, 08 ottobre 2023

Antonio Russo
Abbiamo rincontrato Giuseppe Canone, già noto scultore napoletano e cavaliere della Repubblica italiana
per le sue doti artistiche. Molteplici le opere realizzate da questo maestro partenopeo come il busto di San
Giuseppe Moscati, Tommaso Campanella , Giordano Bruno e altre opere in corso di realizzazione. Questa
volta chiacchieriamo per il suo omaggio a Diego Armando Maradona, scomparso il 20 novembre 2020, per
celebrare il suo compleanno il 30 ottobre 2023. Un busto dedicato a Maradona con la sua chioma fluente e
il suo sorriso immortale che rappresenta il calcio e le sue grandi doti di giocatore. Sembra che abbia
un’anima che rispecchia il vero campione argentino.
Qualche tecnica ha usato ?
“Il modellato. Si parte dalle proporzioni e si cerca di capire due cose: le valenze espressive della persona e
le sue doti che devi mettere in evidenza. Perché un fruitore capisca chi era il personaggio e quali erano le
sue grandi doti o del perché e del per come sia diventato un grande uomo o una grande donna. Forse,
questo è più introspezione, cioè voler mettere in evidenza un fatto che va ad indagare quali possano essere
veramente le valenze psichiche ed espressive della persona che stai ritraendo. Io non uso nuove tecnologie
o il computer. Io uso solo le mani la creta e le stecche “.
Quali sono state le difficoltà nella realizzazione del busto del Pibe de Oro ?
“Le difficoltà sono sempre le stesse: quelle di riuscire di percepire attraverso chi o chi era la persona che
stai ritraendo e quali le sue valenze o le sue doti. Credo sia questo da mettere in evidenza in una persona,
valori che vanno al di là della somiglianza. Se poi hai la capacità di far tua un’immagine della persona
ritratta, ben venga ,affinché tutti la riconoscano, però c’è da dire che non bisogna necessariamente legare
un ritratto alla somiglianza. Quando fu contestato il ritratto di Giuliano, nipote di Lorenzo il Magnifico, a
Michelangelo egli rispose che dopo un secolo nessuno se ne sarebbe accorto.Ecco spiegata l’importanza del
messaggio che lo stesso Michelangelo dava all’opera, che andava oltre il mero esercizio didattico legato alla
somiglianza.Questa lezione ci porta a comprendere che anche in un ritratto l’artista deve sforzarsi di andare
oltre il banale esercizio accademico .”

Perché ha realizzato adesso il busto di Maradona ?
“Sono anni che inseguo questo progetto, realizzare una serie di ritratti di personaggi che in un modo o
nell’altro hanno avuto una certa influenza su di me, per tutto ciò che hanno realizzato nella loro vita.
Maradona è sicuramente fra questi”.

Cosa rappresenta Maradona per lei ?
“Maradona rappresenta il calcio.Egli è il simbolo per eccellenza di questo sport perché lui è stato il
“calcio”!!”.

 

Maestro come mai le sue opere non hanno la visibilità che meritano?
“Non ho una risposta certa. Forse le mie opere non piacciono perché una cosa ti debba piacere per forza o
perché Maradona stava sulle scatole e non piaceva a tanti. Se le mie opere non hanno la visibilità che
meritano come lei dice, significa che qualcuno non mi ritiene all’altezza o mi ritiene troppo all’altezza per
cui si finge di ignorarmi. Ho dedicato un’altra opera a Maradona che giace in una fonderia e mai stata fusa.
Abbiamo fatto la forma tonda di circa 2 metri di diametro. L’opera non è stata completata perché sono
venuti a mancare i committenti …’.

Un’ultima domanda prima di salutarci: a cosa sta lavorando adesso ?
“Ho in progetto altri due ritratti di due personaggi di un certo spessore e saranno due sorprese “.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore